La questione climatica deciderà chi sarà il prossimo cancelliere tedesco tra Scholz e Laschet, ovvero chi tra i due riuscirà a mettere d’accordo Verdi e Liberali sulle politiche ambientali da attuare.
Le elezioni in Germania non hanno portato a un chiaro vincitore. La SPD è infatti il primo partito con il 25,7%, ma per il leader socialdemocratico Olaf Scholz non sarà facile riuscire a formare una coalizione di Governo.
L’attuale ministro delle Finanze e vicecancelliere di Angela Merkel ha due possibili strade davanti a sé: una riedizione della Grosse Koalition con la CDU/CSU, ma questa volta con la leadership SPD; oppure la cosiddetta coalizione semaforo, insieme a Verdi (14,8%) e Liberali (11,5%).
Tuttavia la seconda potrebbe risultare una soluzione più complicata rispetto a quanto poteva apparire nei mesi scorsi. Infatti, come riportato da diversi osservatori nazionali, le politiche ambientali sono diventate uno degli argomenti cruciali nella politica tedesca e, data la netta differenza di visione tra Verdi e Liberali in materia, la possibilità di creare una maggioranza del genere rischia di essere tutta in salita.
Così dopo che la questione climatica è stato l’argomento più dibattuto nella campagna elettorale, in particolare dopo le inondazioni avvenute la scorsa estate in Germania, questa potrebbe essere il fattore determinante anche per le alleanze post-elezioni da formare all’interno del Bundestag.
Elezioni Germania 2021, chi sarà il prossimo cancelliere?
In caso Scholz non riuscisse a formare un Governo che possa contare su solidi numeri nel Parlamento federale, l’incarico potrebbe passare al leader cristiano-democratico Armin Laschet, il quale potrebbe dare vita alla coalizione Giamaica.
Anche in questo scenario, però, ci sarebbe lo scoglio delle divergenze tra Verdi e Liberali.
I due, nonostante nelle ore successive agli exit poll avessero annunciato un incontro per pianificare un approccio comune da utilizzare nelle trattative con i partiti più grandi, sembrano molto lontani dal poter siglare un’intesa del genere.
La questione climatica al centro del prossimo Governo
La leader verde Annalena Baerbock ha affermato come il prossimo debba essere un “Governo per il clima”. Per centrare l’obiettivo ha quindi proposto investimenti massicci nelle infrastrutture per la conversione green del Paese e, di conseguenza, un intervento elevato dello Stato nell’economia nazionale.
Non solo. Secondo Baerbock è necessario istituire un super ministro per il Clima che possa esercitare il diritto di veto su qualsiasi decisione di un altro ministero per garantire il rispetto degli accordi di Parigi.
Christian Lindner, leader della FDP, si pone invece in netta contrapposizione rispetto alla sua omologa. Pur sostenendo la necessità di raggiungere il risultato di emissioni zero tra il 2040 e il 2050, i Liberali sono convinti che esso potrà essere perseguito solo attraverso un approccio di libero mercato.
Chi tra Scholz e Laschet riuscirà a promuovere un programma che riesca a mettere d’accordo Liberali e Verdi sulla questione climatica, con molta probabilità potrà essere il nuovo cancelliere tedesco.
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