Il partito di centro destra si è assicurato 158 seggi sui 300 seggi del Parlamento ellenico, ottenendo dunque la maggioranza assoluta, pari a un consenso elettorale del 39,84%. Syriza si è aggiudicata il 31,54% dei voti
Le elezioni in Grecia hanno decretato il nuovo premier.
Il primo ministro greco sarà l’ex banchiere Kyriakos Mitsotakis del partito di centro destra Nea Dimokratia (Nuova Democrazia). Come ampiamente previsto dai sondaggi, le elezioni anticipate in Grecia hanno decretato la fine della premiership di Alexis Tsipras, leader del partito Syriza, che ha pagato dazio per le politiche di austerity condotte in questi su imposizione di Bruxelles e della Troika.
Il manifesto di Nea Dimokratia: tagli alle tasse e sblocco privatizzazioni
Il partito di centro destra si è assicurato 158 seggi sui 300 seggi del Parlamento ellenico, ottenendo dunque la maggioranza assoluta, pari a un consenso elettorale del 39,84%. Syriza si è aggiudicata il 31,54% dei voti.
«Oggi, a testa alta, accettiamo il verdetto del popolo. Per portare la Grecia dove è oggi abbiamo dovuto prendere decisioni difficili, soffrendo un costo politico pesante», ha detto Tsipras, riconoscendo la sua sconfitta.
Nel corso della campagna elettorale Mitsotakis aveva annunciato le prime mosse del suo governo: sblocco delle privatizzazioni e subito dopo un primo pacchetto di tagli alle tasse. Il suo obiettivo è dare una scossa al Pil per poi presentarsi a Bruxelles e chiedere alla Ue di abbassare dal 3,5% all’1-2% l’obiettivo di avanzo primario imposto dai creditori. «Sarà la crescita più rapida a garantire la riduzione del debito», ha promesso ai comizi.
Per la Borsa greca è previsto un avvio positivo. L’indice Ase di Atene è il migliore in Europa nel 2019 e uno dei più vivaci al mondo grazie ad un rialzo del 45% da inizio anno. Sul fronte debito governativo lo spread contro i decennali tedeschi la scorsa settimana ha toccato quota 240 punti base, minimo da almeno nove anni.
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