Le elezioni di Madrid del 4 maggio potrebbero essere decisive per il futuro della Spagna. Le previsioni dei sondaggi e le possibili conseguenze a livello nazionale.
Le elezioni del 4 maggio per la Comunità di Madrid hanno assunto un’importanza di primo piano per tutta la Spagna. Infatti, negli ultimi mesi la presidente della regione della capitale uscente e candidata per il Partito Popolare Isabel Díaz Ayuso si è scontrata più volte con il primo ministro socialista Pedro Sanchez sulle misure da adottare per il contrasto al contagio del coronavirus.
Potendo contare su un alto grado di autonomia della Comunidad de Madrid, Ayuso ha impostato la propria azione politica su una visione aperturista in opposizione alle decisioni prese dal Governo nazionale e dalla maggioranza dei Paesi europei.
La candidata popolare ha anche sciolto in anticipo il Parlamento di Madrid, anticipando le elezioni di due anni rispetto alla scadenza naturale nonostante la pandemia e impostando la sua campagna elettorale sullo slogan “Comunismo o libertà”, ponendosi in netta contrapposizione nei confronti degli sfidanti di centrosinistra.
Secondo molti, in caso di vittoria, Isabel Díaz Ayuso diventerebbe quindi la candidata naturale del centrodestra in vista delle prossime politiche contro Pedro Sanchez, magari imbarcando nell’alleanza il partito di ultradestra Vox per raggiungere la maggioranza in Congresso e al Senato, scalzando il Governo attuale guidato da PSOE e Podemos.
Elezioni Madrid, gli ultimi sondaggi
Gli ultimi sondaggi pubblicati dal quotidiano El Pais, vedono il Partito Popolare proiettato verso il raggiungimento del 40,9%, raddoppiando il consenso rispetto alla tornata del 2019 e quello attuale del Partito Socialista fermo al 21,2%.
Seguono Más Madrid al 16,3%, Vox al 9,4%, Unidas Podemos che vede l’impegno in prima persona del leader ed ex vicepremier Pablo Iglesias al 7,3%. Chiude Ciudadanos al 3,8% che, dopo l’exploit degli anni scorsi, rischia di non superare la soglia di sbarramento del 5% e di rimanere fuori dall’Assemblea di Madrid.
Fonte: El Pais
Con il sistema elettorale proporzionale vigente, nonostante la vittoria di Ayuso non sembra essere in discussione, la presidente in carica dovrà comunque cercare delle alleanze post-voto.
Se nel 2019 queste avevano portato a un Governo di coalizione con il movimento centrista Ciudadanos e l’appoggio esterno di Vox, nello scenario attuale si prevede un’alleanza strutturale con gli ultraconservatori per Madrid, che potrebbe magari essere riproposta a livello nazionale nel 2024.
Le conseguenze per il futuro della Spagna
Il centrosinistra sembra essere invece indietro, anche se si spera ancora sull’effetto che Pablo Iglesias potrebbe apportare cercando di convincere gli indecisi.
In caso però non si registrasse questa spinta, il leader di Podemos rischia di compromettere il suo futuro politico.
I primi exit poll saranno resi pubblici alla chiusura dei seggi del 4 maggio verso le 20 ora locale, con gli occhi di tutta la Spagna, ma anche di gran parte dell’Europa, puntati sulla capitale per conoscere l’esito delle elezioni di Madrid.
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