Elezioni amministrative 2021: ecco chi sono i candidati impresentabili

Antonio Cosenza

1 Ottobre 2021 - 23:55

Amministrative 2021: svelati i nomi dei candidati impresentabili. Ben quattro nel Comune di Roma, in Calabria non poteva mancare Mimmo Lucano dopo l’ultima condanna.

Elezioni amministrative 2021: ecco chi sono i candidati impresentabili

Quando mancano poche ore all’inizio delle elezioni amministrative 2021, ecco che la commissione antimafia - presieduta da Nicola Morra - ha presentato la lista dei candidati impresentabili che in questa tornata elettorale sono dieci in tutto.

Tra questi spicca il nome di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e candidato per il consiglio della Regione Calabria, con la lista De Magistris. Ma non è il solo: troviamo candidati “impresentabili” anche nelle grandi città dove si andrà al voto, ma bisogna ricordare che comunque la lista presentata dalla commissione antimafia non ha alcun valore legale.

Amministrative 2021: cosa significa che un candidato è impresentabile?

Secondo quanto stabilito dal codice di autoregolamentazione approvato da tutti i partiti, ogni tornata elettorale la commissione antimafia individua una serie di candidati “impresentabili” e rende pubblica la lista.

Una lista identificata sulla base del codice etico della commissione, la quale chiede a partiti e movimenti di non candidare, o comunque di non sostenere in modo diretto, persone che risultano essere rinviate a giudizio, indagate, sottoposte a misure cautelali (anche se non in via definitiva) per reati di stampo mafioso come disciplinati dall’articolo 416 bis del Codice Penale, come pure di altri reati cosiddetti spia, quali racket, usura, riciclaggio, traffico di esseri umani, traffico di rifiuti. E ancora, sono impresentabili coloro che vantano esperienze, come sindaco o consigliere regionale, in Comuni sciolti per mafia.

Cosa succede a un partito che nonostante tutto candida o sostiene candidati impresentabili? Nulla, poiché la valutazione della commissione antimafia non ha valore legale, in quanto si tratta solamente di un giudizio etico e politico. Dunque, vi è solamente la comunicazione agli elettori di qual è la qualità del personale politico candidato alle elezioni.

Attenzione a non fare confusione con la Legge Severino, la n° 190 del 2010. Questa va a disciplinare una vera e propria incandidabilità, con conseguente decadenza in caso di elezione, per quegli amministratori pubblici condannati per una serie di reati, come quelli contro la pubblica amministrazione. E in tal caso basta anche essere colpevoli al primo grado di giudizio.

Chi sono gli impresentabili delle elezioni amministrative 2021

Come anticipato, uno degli impresentabili è proprio Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace che proprio ieri - giovedì 30 settembre - è stato condannato a 13 anni e 2 mesi per associazione a delinquere.

E come spiegato da Nicola Morra, per Lucano si applica non solo il codice etico della commissione antimafia, quanto la Legge Severino. Un’eventuale vittoria alle elezioni, dunque, porterebbe comunque alla sospensione immediata, in quanto questo ha subito una condanna anche per peculato e abuso, due reati puniti dalla stessa normativa.

Niente consiglio regionale, dunque, per l’ex sindaco di Riace che comunque in questo momento si trova ad affrontare problemi ben più importanti.

Chi sono gli altri nove impresentabili? La lista, presentata da Morra, racchiude i seguenti candidati:

  • Marcello De Vito, Forza Italia, candidato a Roma con Enrico Michetti: è stato rinviato a giudizio per corruzione;
  • stessa lista di De Vito, Maria Capozza, rinviata a giudizio per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio;
  • Viorica Mariuta, lista “Movimento Idea Sociale” candidata a Roma a sostegno del candidato sindaco Gianluca Gismondi: per lei una condanna - non definitiva - per peculato;
  • stessa lista della precedente, quindi sempre sostegno per Gianluca Gismondi, c’è Antonio Ruggiero, per un decreto di giudizio per impiego di denaro, utilità o altri beni di provenienza illecita;
  • Gianluca Guarnaccia, lista “Coraggio Cosenza”, per il Comune di Cosenza con l’appoggio a Francesco Caruso sindaco: questo è stato rinviato a giudizio per un reato su cui pesa l’aggravante mafiosa, e anche per l’accusa di associazione di stampo mafioso;
  • nel comune di Siderno, lista “Corriamo insieme” per Antonio Cotugno sindaco, c’è Domenico Barbieri. Impresentabile, sospeso in caso di elezione in quanto si applica la Legge Severino in quanto questo ha riportato una condanna - non definitiva - a 6 mesi di reclusione per coltivazione di stupefacenti;
  • per il Comune di Napoli, lista “Essere Napoli” a sostegno del candidato sindaco Maresca, c’è Carlo De Gregorio, condannato a due anni di reclusione per importazione detenzione e commercio di sostanze stupefacenti;
  • nel Comune di Bologna, Riccardo Monticelli, della lista “Coalizione civica per Bologna coraggiosa ecologista solidale” a sostegno di Matteo Lepore sindaco. Incandidabile in quanto gli è stata inflitta, con pronuncia irrevocabile, la pena di 4 mesi di carcere per il reato di detenzione ai fini di spaccio, anche se va detto al momento della candidatura il casellario giudiziario non presentava alcun riferimento alla suddetta pronuncia;
  • l’ultimo è un candidato sindaco, per Cerignola, in provincia di Foggia. Franco Metta, incandidabile perché di fatto ha ricoperto le stesse funzioni nello stesso Comune quando questo venne sciolto per infiltrazioni criminali.

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