Sono dieci i ballottaggi nei capoluoghi con quelli di Roma e Torino che sono i più attesi: con i sondaggi fermi, ecco chi sono i favorito nel round conclusivo delle elezioni amministrative 2021.
Chi vincerà nei ballottaggi delle elezioni amministrative 2021? Con i sondaggi fermi per legge, appare più complicato fare un pronostico anche se gli apparentamenti ufficializzati e i risultati del primo turno possono dare più di una indicazione.
Gli appuntamenti più attesi sono, ca va sans dire, quelli di Roma e Torino ma i vari leader politici in questi giorni hanno girate tutte le piazze dove si tornerà al voto: in ballo non ci sono solo i sindaci da eleggere, ma anche i futuri rapporti di forza all’interno delle coalizioni.
Dopo lo tsunami 5 Stelle in questi ballottaggi è tornato un sostanziale bipolarismo centrodestra-centrosinistra, con il Movimento che in diverse città ha fatto gioco di squadra con il Partito Democratico.
Ballottaggi amministrative 2021: la situazione città per città
Vediamo allora nel dettaglio la situazione nei dieci capoluoghi di provincia che domenica 17 e lunedì 18 ottobre saranno interessati dal ballottaggio. Cliccando sul nome della città si potrà accedere allo specifico approfondimento.
Risultato primo turno: Enrico Michetti (cdx) 30,14%, Roberto Gualtieri (csx) 27,03%.
Apparentamenti: nessuno; Carlo Calenda (19,81%) ha annunciato il suo voto per Roberto Gualtieri.
Enrico Michetti è stato il più votato al primo turno, ma il centrodestra ha la sensazione di dover inseguire al ballottaggio. Roberto Gualtieri infatti conta di poter intercettare parte dei voti dei 5 Stelle e dei calendiani per effettuare il sorpasso.
Fondamentale sarà l’affluenza visto che Michetti è andato bene soprattutto in periferia: più sarà alta la partecipazione nei Municipi meno centrali, più sarà alta la possibilità del centrodestra di poter tornare ad amministrare la Capitale.
Risultato primo turno: Stefano Lo Russo (csx) 43,86%, Paolo Damilano (cdx) 38,90%.
Apparentamenti: nessuno; Angelo D’Orsi (2,53%) ha annunciato il suo voto per Stefano Lo Russo
Ribaltando i pronostici dei sondaggi della vigilia, al primo turno Stefano Lo Russo è finito davanti a Paolo Damilano, incassando poi l’importante sostegno della sinistra che si è presentata con Angelo D’Orsi.
La variabile però è rappresentata dal Movimento 5 Stelle (9,01%), visto che tra i grillini torinesi e Lo Russo dire che non corre buon sangue forse è riduttivo. Anche qui il centrodestra spera in una buona affluenza per potersi giocare a pieno tutte le sue carte.
Risultato primo turno: Roberto Dipiazza (cdx) 46,9%, Francesco Russo (csx) 31,5%.
Apparentamenti: nessuno; Riccardo Laterza (8,6%) ha annunciato il suo voto per Francesco Russo
Grande attenzione anche per il voto a Trieste, città ora sotto i riflettori per le proteste dei portuali contro la stretta in materia di green pass. Il centrodestra punta a un nuovo successo ma, il non avere vinto al primo turno, potrebbe complicare non poco i piani di Dipiazza.
Forte del sostegno di Laterza e della sua lista Adesso Trieste, Russo è convinto di poter riuscire a rimontare al ballottaggio gli oltre quindici punti percentuali di svantaggio. L’impresa però appare ardua.
Risultato primo turno: Marco Russo (csx) 47,79%, Angelo Schirru (cdx) 37,31%.
Apparentamenti: Luca Aschei (3,88%) con Angelo Schirru; Francesco Versace (1,25%) sosterrà Angelo Schirru.
Sono oltre 2.000 i voti di vantaggio al primo turno per Russo ma il centrodestra, che ha amministrato la città negli ultimi cinque anni, sta cercando di serrare le fila ritrovando sintonia con gli altri candidati dell’area.
L’ago della bilancia sarà però il Movimento 5 Stelle (9,77%), che negli ultimi anni ha fatto una dura opposizione all’amministrazione uscente: se i grillini sosterranno Russo, allora difficilmente ci potrà essere partita.
Risultato primo turno: Clemente Mastella (centro) 49,37%, Luigi Diego Perifano (csx) 32,41%.
Apparentamenti: Angelo Moretti (13,19%) con Luigi Diego Perifano.
Non senza polemiche viste le accuse, neanche troppo velate, di situazioni poco chiare accadute ai seggi, Clemente Mastella ha mancato di un soffio la riconferma al primo turno.
Grazie al suo apparentamento con Angelo Moretti, altro candidato iscrivibile nell’area di centrosinistra, Luigi Diego Perifano spera di riuscire a detronizzare l’ex ministro che però resta sempre il grande favorito.
Risultato primo turno: Carlo Marino (csx) 35,34%, Gianpiero Zinzi (cdx) 30,06%.
Apparentamenti: nessuno.
Difficile fare un pronostico per il ballottaggio visto che candidati di spessore come Pio Del Gaudio (12,97%) e Romolo Vignola (10,68%) hanno sostanzialmente lasciato libertà di scelta ai propri elettori.
Carlo Marino però potrebbe beneficiare del voto “contro le destre” annunciato dalle liste di Raffaele Giovine (8,07%) per mantenere i preziosi 2.000 voti di vantaggio del primo turno.
Risultato primo turno: Vincenzo Zaccheo (cdx) 48,30%, Damiano Coletta (csx) 35,66%.
Apparentamenti: Gianluca Bono (3,56%) con Damiano Coletta, Antonio Bottoni (3,33%) con Vincenzo Zaccheo
A Latina il civico Damiano Coletta, questa volta sostenuto anche dal PD, punta a un secondo mandato ma in vista del ballottaggio appare essere nettamente sfavorito rispetto a Vincenzo Zaccheo, in passato sindaco della città pontina per otto anni.
I rispettivi apparentamenti poco dovrebbero spostare rispetto agli equilibri del primo turno: a Zaccheo basterà gestire gli 8.000 voti di vantaggio per tornare a essere il primo cittadino di Latina.
Risultato primo turno: Davide Galimberti (csx) 48,11%, Matteo Bianchi (cdx) 44,97%.
Apparentamenti: nessuno
Nello storico feudo della Lega, non a caso Matteo Salvini di recente molto si è fatto vedere in città, il centrodestra punta a scalzare il sindaco uscente di centrosinistra Davide Galimberti, per l’occasione sostenuto pure dal Movimento 5 Stelle.
Il sentore è che ci sarà un autentico testa a testa a Varese, con i 650 voti ottenuti dal candidato di Azione Carlo Alberto Coletto che potrebbero fare la differenza per uno o l’altro schieramento.
Risultato primo turno: Francesco Caruso (cdx) 37,43%, Franz Caruso (csx) 23,78%.
Apparentamenti: nessuno; Franco Pichierri (3,46%) sosterrà Francesco Caruso, Bianca Rende (12,66%) e Fabio Gallo (2,03%) sosterranno Franz Caruso.
Anche se non è stato siglato nessun apparentamento ufficiale, sono stati diversi gli endorsement da parte dei vari candidati. Per Franz Caruso molto importante è stato quello di Bianca Rende, la candidata del Movimento 5 Stelle.
L’aspirante sindaco del centrosinistra però ha chiuso la porta alla sinistra di Valerio Formisani (4,79%), mentre l’ex assessore della giunta di centrodestra Francesco De Cicco (13,85%) non ha dato indicazioni di voto. La sfida tra i due Caruso appare così molto equilibrata, con Francesco che comunque può essere considerato favorito su Franz.
Risultato primo turno: Gabriele Melogli (cdx) 42,88%, Piero Castrataro (csx) 41,66%.
Apparentamenti: nessuno.
Al primo turno sono stati poco meno di 200 i voti di differenza tra i due candidati. Questo ballottaggio però potrebbe essere molto meno incerto rispetto a quello che potrebbe apparire.
Isernia infatti è una città storicamente di destra e a Gabriele Melogli potrebbe bastare intercettare i voti di Cosmo Tedeschi (15,46%) che al primo turno è stato sostenuto da Fratelli d’Italia. Piero Castrataro però è un giovane ingegnere nucleare che ha saputo portare un’ondata di novità in città, ma per lui non sarà facile specie se il centrodestra dovesse compattarsi.
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