Nell’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, l’ad di Enel Starace ha parlato anche del piano assunzioni del colosso dell’Energia.
Enel si prepara a rinfoltire la sua squadra. E lo farà soprattutto in Italia, dove l’ad Francesco Starace stima che «dovremo aumentare la nostra forza lavoro di circa 4.000 unità e genereremo una domanda di risorse in tutto l’indotto dei nostri fornitori e contrattisti di altre 12.000 unità entro il 2026. Sono circa il doppio della forza lavoro sul campo nelle reti che abbiamo oggi in Italia», ha rivelato in una intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore.
Enel a caccia di nuove risorse: verso 4.000 assunzioni in Italia
Le assunzioni si inseriscono in quadro di grandi cambiamenti per il colosso dell’Energia, che proprio ieri ha ufficializzato l’uscita da Open Fiber, ovvero la società attraverso la quale la stessa Enel e Cdp avevano iniziato ad operare nel mercato della fibra ottica dal 2015. Il 40% passerà in mano a Macquarie Asset Management per 2,12 miliardi di euro, mentre il 10% a Cdp per 530 milioni, che arriverà di fatto a detenere il 60% di quote di Open Fiber. Per Enel, 2,65 miliardi per la crescita, piano assunzioni incluso.
La firma degli accordi «è un passaggio formale», ha spiegato Starace. «Tutti gli impegni presi dalle parti sono stati fissati in modo preciso e può partire il filing alle autorità antitrust in sede europea e al Governo italiano per il golden power. Un processo autorizzativo che richiederà due o tre mesi. Non penso ci saranno problemi, il dossier è già stato studiato sotto tutti i punti di vista».
Enel punta sulle acquisizioni
Starace, inoltre, ha annunciato che parte del processo di crescita passerà per le acquisizioni, da qui al 2030. «La nostra generazione di cassa», ha detto l’ad, «ci consente di fare un’acquisizione di medio calibro all’anno. Negli scorsi anni ne abbiamo comprate due in Brasile. Abbiamo perso delle gare per reti in Cile e in Perù. Abbiamo guardato asset di distribuzione in Uk e in Olanda, salvo poi non trovare valore sufficiente a una offerta vincolante. Non guardiamo solo agli Usa; ci sono opportunità anche in India, sulle reti delle città».
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