Erasmus: come funziona, durata e come fare domanda

Chiara Esposito

27/12/2021

Informazioni utili per ottenere la borsa di studio Erasmus e trascorrere un semestre o un anno all’estero.

Erasmus: come funziona, durata e come fare domanda

Un periodo di studio all’estero è una grande occasione di crescita e apprendimento e qualunque studente universitario dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di partecipare al progetto Erasmus nel corso del suo percorso di studi.

Nonostante sia un programma europeo di scambio culturale piuttosto noto anche tra le matricole e tra i ragazzi che si affacciano alla vita di ateneo, non tutti conoscono nel dettaglio i requisiti da soddisfare e le procedure da seguire per presentare domanda. Una parte fondamentale poi è valutare accuratamente la meta più adatta alle proprie esigenze, ma partiamo dalle base.

Ecco quindi un piccola pratica guida per studenti e studentesse che voglio chiarirsi le idee e pianificare con successo la propria partenza.

Chi può partecipare e come funziona

Il primo requisito da soddisfare è implicitamente corrispondete al bacino d’utenza di questa iniziativa.

Per partire è infatti necessario essere regolarmente iscritti a corsi di laurea e corsi di laurea magistrale a ciclo unico, ai corsi di laurea magistrale, ai corsi di dottorato di ricerca, alle scuole di specializzazione e ai vari master convenzionati. L’opzione Erasmus+ però apre la mobilità per placement anche agli studenti neo-laureati (entro 12 mesi dal conseguimento della laurea).

Altra questione rilevante è la cittadinanza poiché le borse di studio Erasmus sono riservate ai cittadini dell’UE (oltre che agli studenti residenti in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Turchia). Valida anche la richiesta di studenti in possesso del permesso di soggiorno permanente in uno paese membro dell’UE o che hanno ottenuto ufficialmente lo status di rifugiato o apolide da uno stato membro.

Il programma, in ogni caso, si divide in 3 gruppi rispetto alle destinazioni da selezionare che, a loro volta, sono raggruppate in base al costo della vita.

Abbiamo quindi:

  • Gruppo 1: Paesi con un livello di vita superiore come Danimarca, Irlanda, Francia, Italia, Austria, Finlandia, Svezia, Regno Unito, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera;
  • Gruppo 2: Paesi con una vita di media quali Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Cipro, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna e Turchia;
  • Gruppo 3: Paesi con un tenore di vita inferiore ovvero Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e ex República Iugoslava di Macedonia.

Durata dell’esperienza

La durata del proprio soggiorno è variabile e viene selezionata dal candidato insieme alle sua preferenze. I periodi possono essere compresi nel primo o nel secondo trimestre per soggiorni di tre o sei mesi o arrivare ad un anno intero se si vuole vivere un’esperienza più completa.

Alcune università però non pubblicano il bando in tempo per permettere agli studenti di partire al primo semestre, attenzione a questa variabile. Il periodo di pubblicazione sui siti o nelle bacheche in Facoltà si aggira orientativamente tra gennaio e aprile.

Criteri di selezione per il Progetto Erasmus

Ogni ateneo stabilisce i propri criteri, ma riassumiamo quelli imprescindibili e le generalità del processo di selezione:

  • Avere completato il primo anno di studi
  • Buon rendimento degli studi
  • Motivazione
  • Competenze linguistiche sufficienti del paese ospitante
  • Incompatibilità con altre borse (chi ha già beneficiato di un’altra borsa di studio Erasmus o di altre borse finanziate dall’Unione Europea viene escluso)

Modulo di domanda: come presentare la candidatura

Attivarsi con un anno di anticipo rispetto alla data della partenza è l’opzione migliore.

Per farlo spesso bisogna contattare l’ufficio Erasmus della propria università per richiedere la documentazione necessaria in vista della pubblicazione del bando e, ancora prima, sapere cosa fare per partecipare a corsi di lingua specializzati. La scadenza entro la quale bisogna presentare tutte le carte viene indicata dall’università stessa nel proprio bando.

Rimanere aggiornati e pianificare tutto con largo anticipo insomma sono due elementi indispensabili.

Una volta superato questa prima serie di step comunque va strutturato e presentato il learning agreement (La), ovvero un accordo di studio tra studente, Università di appartenenza e Università ospitante che deve essere concordato prima della partenza e consiste nell’elenco delle attività accademiche che lo studente prevede di svolgere all’estero. Le materie e i corsi prescelti devono trovare una corrispondenza con le attività dell’università di appartenenza per essere riconosciute.

Alla fine del soggiorno all’esterno invece è l’università ospitante a rilasciare il Trascript of Records (ToR) per certificare il lavoro svolto, i crediti attribuiti e i voti ottenuti per la convalida nel paese di provenienza.

Queste informazioni generali costituiscono quindi la misura base per muovere i primi passi verso la meta. Ogni viaggio, o meglio, ogni esperienza di soggiorno, si definirà poi in corso d’opera. Sarà questione di adattamento, opportunità inaspettate ed competenze individuali.

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