Eurobond in arrivo per finanziare energia e difesa?

Violetta Silvestri

8 Marzo 2022 - 12:22

Nuovi Eurobond per finanziare la spesa energetica e della difesa in questo momento critico: questo sarebbe, al condizionale, il piano UE per supportare i suoi membri tra le minacce della guerra.

Eurobond in arrivo per finanziare energia e difesa?

L’Unione Europea svelerà un piano non appena questa settimana per emettere congiuntamente obbligazioni congiunte per finanziare la spesa per l’energia e la difesa mentre i 27 Stati affrontano le ricadute dell’invasione russa dell’Ucraina.

L’indiscrezione è di Bloomberg e la notizia non è ufficiale, ma la sola ipotesi ha fatto rimbalzare le Borse europee nella mattinata di martedì 8 marzo.

La raccolta fondi comunitaria sarebbe il secondo piano di spesa pan-UE dopo il pacchetto NextGenerationEU varato contro la crisi pandemica.

Ci saranno davvero nuovi Eurobond per l’emergenza guerra? Cosa sappiamo finora, in attesa di conferme dall’UE.

L’UE emetterà obbligazioni per l’emergenza guerra?

C’è una proposta UE, secondo le anticipazioni non confermate di Bloomberg, che potrebbe essere presentata dopo che i leader degli Stati europei terranno un vertice di emergenza a Versailles, in Francia, con inizio il 10 marzo.

Si tratterebbe di una a mossa straordinaria di vendita bond europei, appena un anno dopo che l’UE ha lanciato un pacchetto di emergenza da 1,8 trilioni di euro sostenuto da un debito congiunto per finanziare gli sforzi degli Stati membri per affrontare la pandemia.

Ora, l’Europa si trova in emergenza militare ed energetica con lo scoppio improvviso della guerra in Ucraina.

Per questo, si vocifera che Commissione Europea potrebbe lanciare obbligazioni comuni e poi convogliare i proventi agli Stati membri sotto forma di prestiti agevolati per finanziare la spesa in difesa ed energia.

Un’opzione sul tavolo è strutturare tale strumento come il programma Sure. D’altronde, il commissario all’Economia UE, Paolo Gentiloni, ha ripetuto: “Dobbiamo trovare nuovi strumenti per affrontare i nuovi problemi che questa crisi ci pone di fronte”.

La possibilità di strumenti obbligazionari comuni sembra essere in valutazione.

Alla diffusione dell’indiscrezione, lo spread tra i rendimenti decennali italiani e tedeschi - un indicatore chiave del rischio nella regione - si è ristretto di 10 punti base a 151 punti base, poiché i rendimenti delle obbligazioni dell’UE sono aumentati sulla prospettiva di un aumento dell’offerta.

L’euro ha esteso i guadagni, salendo dello 0,6% a $1,0920.

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