Nuovi Eurobond per finanziare la spesa energetica e della difesa in questo momento critico: questo sarebbe, al condizionale, il piano UE per supportare i suoi membri tra le minacce della guerra.
L’Unione Europea svelerà un piano non appena questa settimana per emettere congiuntamente obbligazioni congiunte per finanziare la spesa per l’energia e la difesa mentre i 27 Stati affrontano le ricadute dell’invasione russa dell’Ucraina.
L’indiscrezione è di Bloomberg e la notizia non è ufficiale, ma la sola ipotesi ha fatto rimbalzare le Borse europee nella mattinata di martedì 8 marzo.
La raccolta fondi comunitaria sarebbe il secondo piano di spesa pan-UE dopo il pacchetto NextGenerationEU varato contro la crisi pandemica.
Ci saranno davvero nuovi Eurobond per l’emergenza guerra? Cosa sappiamo finora, in attesa di conferme dall’UE.
L’UE emetterà obbligazioni per l’emergenza guerra?
C’è una proposta UE, secondo le anticipazioni non confermate di Bloomberg, che potrebbe essere presentata dopo che i leader degli Stati europei terranno un vertice di emergenza a Versailles, in Francia, con inizio il 10 marzo.
Si tratterebbe di una a mossa straordinaria di vendita bond europei, appena un anno dopo che l’UE ha lanciato un pacchetto di emergenza da 1,8 trilioni di euro sostenuto da un debito congiunto per finanziare gli sforzi degli Stati membri per affrontare la pandemia.
Ora, l’Europa si trova in emergenza militare ed energetica con lo scoppio improvviso della guerra in Ucraina.
Per questo, si vocifera che Commissione Europea potrebbe lanciare obbligazioni comuni e poi convogliare i proventi agli Stati membri sotto forma di prestiti agevolati per finanziare la spesa in difesa ed energia.
Un’opzione sul tavolo è strutturare tale strumento come il programma Sure. D’altronde, il commissario all’Economia UE, Paolo Gentiloni, ha ripetuto: “Dobbiamo trovare nuovi strumenti per affrontare i nuovi problemi che questa crisi ci pone di fronte”.
La possibilità di strumenti obbligazionari comuni sembra essere in valutazione.
Alla diffusione dell’indiscrezione, lo spread tra i rendimenti decennali italiani e tedeschi - un indicatore chiave del rischio nella regione - si è ristretto di 10 punti base a 151 punti base, poiché i rendimenti delle obbligazioni dell’UE sono aumentati sulla prospettiva di un aumento dell’offerta.
L’euro ha esteso i guadagni, salendo dello 0,6% a $1,0920.
Da non perdere su Money.it
- 💬 Hai apprezzato questo articolo? Lascia il tuo commento!
- 🌟 Hai già dato un'occhiata a Money.it Premium? Scoprilo adesso
- 🇺🇸 Elezioni USA 2024: analisi politiche ed economiche nella sezione dedicata
- 💼 Vuoi fare un passo avanti nel tuo percorso professionale? Iscriviti a Carriera Vincente
- 📈 Prova il Trading Online senza rischiare denaro reale con un conto demo gratuito
- 🪙 Scopri tutto su Bitcoin e ChatGPT nella sezione Corsi di Money Premium
- 📖 Il Libro Bianco sull'educazione digitale di Money.it, scaricalo gratis
- 🎁 Vuoi regalare un abbonamento a Money.it Premium? Puoi farlo qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA