È Renault a scontare i danni maggiori in Borsa: a Parigi le azioni hanno aperto a -8% e ora veleggiano sul filo dei 51,88 euro
Comparto auto in panne dopo il nulla di fatto fra FCA e Renault. “Nessuna fusione” il succo del comunicato del Lingotto di questa notte e i titoli azionari di FCA e Renault crollano nei primi scambi a Milano e Parigi.
Le quotazioni FCA hanno aperto con un passivo di quasi 5 punti e dopo pochi minuti le azioni passano di mano a 11,43 euro ma è Renault a scontare i danni maggiori in Borsa: le azioni hanno aperto a -8% e ora veleggiano sul filo dei 51,88 euro.
FCA: “Non ci sono condizioni politiche”
Il gruppo automobilistico guidato da Mike Manley ha spiegato in una nota che, pur rimanendo fermamente convinto della bontà della proposta, è «divenuto chiaro che non vi sono in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo»
La colpa è della Francia? Il ministro delle finanze transalpino, Bruno Le Maire assicura di no: «Un accordo era stato raggiunto su tre delle quattro condizioni. Restava di ottenere il supporto esplicito di Nissan».
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