L’accordo FCA-Tesla permetterà di sommare le auto delle due aziende per schivare la multa Ue sulle emissioni: è la prima volta in Europa
FCA pagherà Tesla per evitare una multa Ue sulle emissioni.
A riportare per primo le indiscrezioni in merito all’accordo tra le due aziende è stato il Financial Times, che nelle ultime settimane si è concentrato proprio sulla quotata italoamericana.
Prima i rumor su PSA e poi ancora quelli relativi al possibile interesse di Nissan-Renault hanno imposto al titolo Fiat Chrysler di oscillare vistosamente in Borsa. Oggi, grazie alle nuove voci sul pagamento a Tesla, le azioni FCA sono finite nuovamente sotto i riflettori di Piazza Affari qui l’analisi tecnica). Al centro delle discussioni il ricorso all’open pool per evitare le citate sanzioni sulle emissioni.
FCA-Tesla: cosa prevede l’accordo
Nello specifico, Fiat Chrysler Automobiles avrebbe accettato di pagare centinaia di milioni di euro alla società di Elon Musk per consentire il conteggio dei veicoli Tesla nella sua flotta al fine di evitare multe per violazione delle nuove norme europee sulle emissioni.
Per la prima volta nella storia europea, due aziende manifatturiere hanno pertanto fatto ricorso all’open pool (consentito dalla stessa normativa Ue). Ma cosa prevede nello specifico?
Conteggiando anche i veicoli di Tesla, FCA potrà abbassare i livelli di CO2 che, secondo UBS, nel 2018 si sono attestati a 123 grammi al chilometro a fronte di una media di 120,5 grammi (il prossimo anno il limite sarà di 95 grammi). Per dirla in altre parole, i virtuosi livelli di emissioni di Elon Musk compenseranno quelli di Manley.
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Le previsioni degli analisti di Jefferies hanno parlato chiaro: a causa delle emissioni entro il 2021 Fiat potrebbe incorrere in una multa di oltre 2 miliardi di euro. L’avvicinamento tra FCA e Tesla, però, potrebbe comunque aiutare l’azienda a scansare almeno per il momento la scure delle autorità.
L’azienda di Manley, intanto, si è detta pronta a ridurre le emissioni di tutti i veicoli e a ottimizzare “le opzioni di conformità che i regolamenti offrono”.
“Il senso di un mercato del credito CO2 è quello di sfruttare i modi più convenienti per ridurre le emissioni complessive di gas serra sul mercato. Il pool di acquisti offre flessibilità per fornire prodotti che i nostri clienti sono disposti ad acquistare gestendo nel contempo la conformità con l’approccio a costi più bassi”
Secondo il documento della Commissione europea citato dal FT, anche Mazda e Toyota formeranno un pool aperto. Al momento in cui si scrive però non sono emersi dettagli sulla cifra che FCA pagherà a Tesla. Dalle due società non è ancora arrivato nessun commento.
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