Nonostante un contesto particolarmente sfidante, ieri Moody’s ha riconosciuto i progressi compiuti da FCA alzando il rating del gruppo. Sabato potrebbe arrivare l’annuncio sui dazi al comparto auto.
“La promozione di FCA riflette i continui miglioramenti delle metriche creditizie e l’aspettativa che FCA sarà in grado di confermarsi agli attuali livelli anche in un contesto maggiormente sfidante”.
Con queste parole l’agenzia di rating Moody’s ha annunciato di aver incrementato il rating “Corporate Family” di Fiat Chrysler Automobiles a “Ba1” dal precedente “Ba2” e quello sui titoli “senior unsecured” emessi da FCA e da Fiat Chrysler Finance Europe da “Ba3” a “Ba2”. L’outlook passa da “positivo” a “stabile”.
FCA: Moody’s, sfide importanti per il comparto
Per il comparto, Moody’s stima “un rallentamento della domanda in alcuni dei mercati chiave e costi addizionali per rispettare i prossimi requisiti sulle emissioni”.
Proprio nell’ambito delle nuove regole sulle emissioni, l’agenzia valuta il recente accordo con Tesla “un passo importante per evitare di pagare eventuali multe destinate a chi non rispetta gli obiettivi futuri”.
FCA: Moody’s, liquidità stimata a 4 miliardi a fine 2019
Negli ultimi quattro anni, sottolinea l’agenzia, “FCA è stata in grado di ridurre in maniera significativa una leva finanziaria storicamente elevata. La società ha ridotto il debito rettificato lordo di Moody’s di oltre la metà passando dai 40 miliardi del 2014 ai 20 di fine 2018”.
Si tratta di un processo che è stato possibile grazie “a una modifica degli obiettivi finanziari e mantenendo una posizione di liquidità industriale netta”.
Il dato è stimato a circa 4 miliardi entro la fine dell’anno, contro i 0,4 miliardi di fine marzo 2019 (Magneti Marelli esclusa).
FCA: sabato la verità sui dazi?
Ieri le azioni FCA, che al momento passano di mano a 12,974 euro, -0,95% sul dato precedente, hanno azzerato le perdite e terminato in rialzo di un punto e mezzo percentuale in scia dell’indiscrezione relativa il possibile rinvio di sei mesi dei dazi su auto e componenti importati (qui il nostro approfondimento).
Un annuncio ufficiale in tal senso è atteso per sabato.
Intanto, secondo quanto si apprende dalle comunicazioni sulle partecipazioni, il fondo Usa Tiger Global Management ha incrementato dell’8,9% il numero di azioni possedute nel gruppo automobilistico a 88,3 milioni.
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