Il gruppo italo-americano ha avviato la procedura di richiamo a livello globale. Il difetto riguarda gli airbag forniti dalla giapponese Takata.
Fca ha avviato le pratiche di richiamo per 1,6 milioni di vetture a livello globale. Il problema riguarda gli airbag anteriori forniti dalla casa giapponese Takata: questi possono esplodere improvvisamente e finora hanno provocato 23 vittime e diversi feriti.
Il gruppo italo-americano guidato da Mike Manley si accoda alle campagne delle altre case automobilistiche che sono coinvolte nei problemi degli airbag Takata, ma ha comunque precisato che questi prodotti non fanno più parte della corrente produzione dei modelli FCA e che finora non si sono verificati incidenti nei modelli richiamati.
Un’ulteriore cattiva notizia dopo l’accordo per le irregolarità sulle emissioni raggiunto negli USA e per il quale Fiat Chrysler dovrà pagare una sanzione da 800 milioni di dollari.
Richiamo FCA, i modelli
Secondo le stime del gruppo, sarebbero interessate dal richiamo 1,6 milioni di vetture: 1,4 milioni negli Stati Uniti, 88mila in Canada, 13 mila in Messico e 118 mila al di fuori dell’area Nafta.
La Takata è finita in bancarotta nel giugno 2017 causando lo scandalo che ha portato al più grande richiamo negli Stati Uniti di sempre da parte dei produttori automobilistici che utilizzavano i componenti del fornitore giapponese.
FCA ha disposto il richiamo dei modelli:
- Jeep Wrangler costruiti dal 2010 al 2016;
- i pickup Ram 3500 e 4500/5500 Chassis Cab;
- il pickup Dodge Dakota 2010 e 2011;
- Dodge Challenger dal 2010 al 2014;
- Dodge Charger dal 2011 al 2015;
- Chrysler 300 dal 2010 al 2015;
I proprietari saranno informati con comunicazione ufficiale, e non si sa se e quanti esemplari coinvolti si trovano in Italia.
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