Secondo Facebook, il fact-checking sulle notizie limiterebbe la libertà di espressione
Facebook permetterà agli utenti di vedere meno annunci pubblicitari politici. Il social network, che risponde a un’esigenza molto diffusa in vista delle elezioni politiche USA, farà tuttavia molto meno di quanto deciso da Twitter e Google.
Meno annunci politici su Facebook
A partire dalla prossima estate, la piattaforma di Mark Zuckerberg introdurrà alcuni aggiornamenti che miglioreranno la trasparenza di Facebook, cominciando proprio dagli ads.
“Verrà aggiunto un nuovo controllo che permette alle persone di vedere meno annunci relativi a temi politico e sociali su Facebook e Instagram”, ha detto Rob Leathern, il direttore del product management in un post sul blog.
La funzione sarà integrata al controllo sulle preferenze degli annunci pubblicitari, in cui era già possibile visualizzare meno ads relativi a specifici interessi.
Facebook continuerà a non controllare le fake news
La compagnia è sotto pressione per via della scarsa attenzione alla privacy e alla diffusione di notizie false. Due questioni che, combinate, hanno favorito l’ascesa di specifici gruppi politici, com’è stato provato nelle inchieste parallele allo scandalo di Cambridge Analytica.
Leggi anche: Quali sono le sanzioni per chi pubblica fake news
Nonostante ciò, il CEO Mark Zuckerberg ha più volte difeso la policy della società sugli annunci. E anche la prossima estate Facebook continuerà a non controllare se una notizia è vera o falsa prima di permettere la sua diffusione virale, argomentando che questo potrebbe limitare la libertà di parola. Né impedirà la targettizzazione algoritmica dei destinatari (ovvero il modo in cui gli annunci spuntano sulla bacheca dell’utente in base ai propri interessi).
“Se Twitter ha scelto di bloccare gli annunci politici e Google ha scelto di limitarne il targeting, noi scegliamo di espandere la trasparenza e dare più controllo alle persone”, ha spiegato Leathern. Anche Spotify, Pinterest e TikTok hanno deciso di escludere i post politici dalle sponsorizzazioni.
Il dirigente ha aggiunto che questo “non vuol dire che i politici potranno dire quello che vogliono” nei post sponsorizzati, perché dovranno sempre sottostare alle regole che vietano discorsi che istigano all’odio e contenuti violenti.
“Abbiamo basato le nostre policy sul principio che le persone dovrebbero poter sentire coloro che sperano di guidarle”, ha scritto Leathern. Tuttavia, gli utenti non potranno semplicemente escludere tutti i post politici, ma dovranno deselezionare i politici uno per uno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA