Dove vivono in Italia le famiglie più povere e qual è la situazione economica percepita dai cittadini nelle singole regioni? I dati Istat nel Rapporto Mediacom043.
Dove vivono le famiglie più povere d’Italia? Lo mostra il Rapporto Mediacom043, che ha sistematizzato i recenti dati Istat relativi alla percezione del cambiamento della situazione economica tra il 2017 al 2018 secondo le famiglie italiane.
Nella scala di percezione analizzata si va da situazione “molto migliorata”, “un po’ migliorata”, “invariata”, “un po’ peggiorata” fino a “molto peggiorata”. Vediamo cosa hanno risposto gli italiani per singole regioni.
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Famiglie meno povere d’Italia: le regioni migliori
Secondo quanto riportato dal rapporto Mediacom043, in Italia solo l’8,1% delle famiglie dichiara che la propria situazione economica sia “molto migliorata” e “un po’ migliorata” nel 2018 rispetto al 2017. Nel centro Italia questa percentuale si abbassa ulteriormente, arrivando al 7,3%. Tra le regioni con il maggior numero di risposte positive sul miglioramento economico troviamo un podio per la maggior parte del Settentrione. I record sono di:
- Lombardia (11,4%)
- Valle d’Aosta (10,7%)
- Basilicata (10%)
Contemporaneamente, le regioni dove il minor numero di famiglie, in percentuale, che ha dichiarato un peggioramento della propria situazione economica nel 2018 sono:
- Trentino Alto Adige (16,4%),
- Toscana (25,6%),
- Emilia Romagna (25,7%)
Famiglie povere Italia: le regioni peggiori
Viceversa, per quel che riguarda il lato peggiore della medaglia, i numeri non sono confortanti. Anzi, molto maggiori rispetto agli apprezzamenti positivi, le famiglie che dichiarano che nel 2018 rispetto all’anno precedente la situazione economica è “un po’ peggiorata” sono il 22,7% in media in Italia. Nel Centro la media si alza leggermente, con il 22,9% di risposte negative.
Mentre l’opzione “molto peggiorata” per descrivere la situazione economica nell’anno scorso viene scelta da una media di 5,9% delle famiglie italiane, in leggera diminuzione nel centro con il 5,8%.
Per quel che riguarda invece le regioni, quelle con una media più alta di risposte negative sono:
- Sardegna (36,8%)
- Sicilia (35%)
- Molise (32%)
- Umbria (30,9%)
L’Umbria, stando alla rilevazione, è risultata la regione italiana che ha perso più Pil per abitante dall’inizio della crisi a oggi, segnando il record storico di ritardo rispetto alla media nazionale. Al contrario, la Basilicata è quella che ha recuperato tutti i livelli pre-crisi di Pil per abitante.
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