Quali sono le regole per tornare a casa, nel luogo di domicilio o residenza, in un’altra Regione? Lo spostamento è consentito o vietato? Misure in zona rossa, arancione e a Pasqua.
Posso tornare a casa in un’altra Regione nonostante la zona rossa nazionale? Cosa rischio? In vista delle vacanza di Pasqua e Pasquetta moltissimi italiani si fanno queste domande.
La risposta è sì, non c’è alcun divieto per chi intende rientrare a casa, nella Regione dove ha il domicilio o la residenza.
Questo interessa soprattutto lavoratori e studenti fuori sede che sono in procinto di tornare nei Comuni di origine per trascorrere le vacanze pasquali in famiglia.
Ma cosa si intende esattamente per domicilio, residenza e abitazione secondo gli ultimi decreti? Scopriamolo in questo articolo.
Tornare a casa in un’altra Regione: quando si può
Nonostante l’estensione del divieto di uscire dalla Regione, si può sempre tornare a casa, ovvero nel luogo che corrispondere alla residenza, al domicilio o all’abitazione, secondo indicazione e definizione delle Faq del governo:
- Residenza, quindi il luogo che corrisponde alla “dimora abituale” (articolo 43, comma 2, Codice civile) dove un soggetto vota in quanto iscritto alle liste elettorali e ha il medico di famiglia.
- Domicilio, cioè il luogo in cui una persona “ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi” (articolo 43, comma 1, Codice civile). Gli interessi possono essere di natura economica, personale, sociale e politica.
- Abitazione, individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuati, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze.
Il decreto in vigore ammette la possibilità di raggiungere il partner o coniuge ubicato in un’altra Regione sempre che il luogo di destinazione coincida con residenza/domicilio/abitazione di colui che si mette in viaggio.
Tornare nella seconda casa fuori Regione, adesso si può
Dal 16 gennaio 2021 è caduto il divieto di raggiungere la seconda casa ubicata in un’altra Regione. Tuttavia tale possibilità è limitata al “rientro”.
Vale a dire che può tornare alla seconda casa soltanto chi è in possesso di un titolo valido con il quale provare di aver avuto un valido motivo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021.
Tornare a casa in un’altra Regione: coprifuoco e autocertificazione
Il viaggio per tornare a casa può avvenire a bordo di un mezzo proprio o pubblico, nel rispetto del coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 del mattino e con modulo di autocertificazione con cui giustificare lo spostamento.
Qui alla voce “altri motivi” bisogna indicare che lo spostamento è necessario a raggiungere il luogo di abitazione, l’indirizzo di partenza del viaggio e quello di destinazione.
Si ricorda che dichiarare informazioni false non è un semplice illecito amministrativo (come non indossare la mascherina) ma un reato vero e proprio previsto dal Codice penale all’articolo 495, “Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale”, e si rischiano da 1 a 6 anni di carcere.
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