Nuovi casi di West Nile. Dopo il boom di contagi del 2022, torna il virus in Italia. Ecco dove è stato individuato e quali sono i sintomi del virus delle zanzare.
West Nile arriva in Italia. Si tratta del virus delle zanzare, non nuovo all’Italia, dove torna dopo che lo scorso anno - solo in Italia nel 2020 aveva fatto registrare 57 casi di contagio e 4 morti - si era diffuso in diverse province e aveva colpito il numero di persone più alto d’Europa. Per la prima volta dal 2018 infatti il numero di contagi era stato definito “in aumento”. Al momento, anche se il virus è tornato in Italia, non ha colpito nessun essere umano.
L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato il primo bollettino della stagione su West Nile, la cui diffusione sul territorio è iniziata a maggio, in anticipo rispetto agli scorsi anni. Il rapporto evidenzia positività al virus delle zanzare per due province: Catania (04/05/2023) e Varese (08/05/2023). I primi a essere colpiti sono stati gli animali.
È stato il Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali (Cesme) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ha catturare e analizzare un gruppo di zanzare in Sicilia e una cornacchia in provincia di Varese.
Cos’è il virus West Nile e come si trasmette?
Il virus delle zanzare West Nile è un virus della famiglia dei Flaviviridae e può portare all’insorgere della febbre West Nile. Il virus è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda e ha iniziato a diffondersi in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e infine America. Nel 2022 il virus delle zanzare si è diffuso in Italia, con boom di focolai senza precedenti. Da giugno a novembre il virus si è diffuso tanto negli animali, quanto negli esseri umani.
Anche in Europa il virus ha fatto preoccupare per la sua ampia diffusione, ma i dati peggiori sono stati riscontrati in Italia. Secondo l’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) in Europa sono stati registrati 949 casi:
- 573 in Italia
- 283 in Grecia
- 46 in Romania
- 14 in Ungheria
- 9 in Germania
- 8 in Croazia
- 6 in Austria
- 5 in Spagna
- 4 in Francia
- 1 in Slovacchia
I casi registrati hanno portato a 72 decessi totali, di cui 37 solo in Italia. L’ampia diffusione del virus è dato dai loro veicoli di trasmissione principale: gli uccelli selvatici e le punture di zanzare. Altri mezzi di trasmissione molto rari possono essere:
- l’impianto di organi
- la trasfusione di sangue
- la trasmissione in gravidanza madre-feto
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Quali sono i sintomi di West Nile e come prevenire il contagio?
La maggior parte delle persone è asintomatica e non mostrano alcun sintomo. Quando però si presentano dei segnali, almeno nel 20% dei casi, questi sono leggeri e possono durare al massimo qualche settimana. Tra i sintomi più comuni ci sono:
- febbre,
- mal di testa
- nausea
- vomito
- linfonodi ingrossati
- sfoghi cutanei
I sintomi gravi sono rari e statisticamente colpiscono 1 persona su 150. La sintomatologia più grave si presenta come febbre alta con forti mal di testa e debolezza muscolare fino a disturbi alla vista, torpore, convulsioni, e nei casi peggiori si può arriva alla paralisi e al coma. In rarissimi casi (1 persona su 1.000) può presentare effetti neurologici permanenti come un’encefalite letale.
La prevenzione in Italia diventa fondamentale se si tengono in considerazione i dati dello scorso anno. Il miglior modo per prevenire il contagio è quello di evitare le punture di zanzare. Per questo si può:
- usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie lunghe all’aperto, specialmente durante l’alba e il tramonto;
- usare le zanzariere;
- evitare la formazione di acqua stagnante, cambiando l’acqua nelle ciotole per animali o nei vasi e facendo attenzione alle piscine piccole dei bambini;
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