Rialzo tassi Fed? Il membro della banca centrale ammette il pentimento
L’ultimo rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve è stato un errore.
Ad ammettere le “colpe” della banca centrale statunitense è stato nientemeno che il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, che ha parlato di un processo di normalizzazione giunto quasi al capolinea.
La Fed ha alzato i tassi di interesse 4 volte nel 2018, nel tentativo di adeguare la politica monetaria USA al miglioramento delle condizioni economiche che tuttavia, sul finire dell’anno, hanno portato a teorizzare una nuova fase di rallentamento. Da qui i nuovi dubbi dei banchieri centrali.
Perché alzare i tassi Fed è stato un errore
Il presidente di St. Louis ne è convinto: i tassi di interesse sono saliti troppo. Una view minoritaria in seno al FOMC che non ha mancato di suscitare qualche riflessione. Bullard è un membro votante del Federal Open Market Committee ed ha cercato ripetutamente di convincere i suoi colleghi a non correre così velocemente nel ritocco all’insù del costo del denaro.
In particolare, ha affermato, il rialzo dei tassi operato nella riunione Fed di dicembre 2018 è stato un errore e ha determinato la reazione negativa del mercato che ha iniziato a considerare l’istituto come eccessivamente hawkish.
“Credo che tutto questo abbia pesato sul comitato e abbia portato le persone a cambiare idea,”
ha affermato.
Cosa accadrà nel 2019?
Bullard non ha totalmente escluso la possibilità di tagliare i tassi di interesse ma ha tranquillizzato ricordando come questo non sia il base case attuale della banca centrale. Il costo del denaro rimarrà probabilmente dove è stato portato a dicembre, in un range compreso tra il 2,25% e il 2,50%.
Una view, questa, ribadita anche dai verbali Fed di ieri nei quali la banca centrale si è mostrata particolarmente prudente e ha comunicato la sua intenzione di procedere d’ora in poi con maggior cautela dati i rischi e le incertezze attuali.
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