Le Borse asiatiche oscillano e il Nikkei va in rosso, dopo le parole di Powell nella riunione Fed di ieri. Politica monetaria confermata, ma avviso di cambiamenti: che succede nei mercati?
Mercati oggi: le azioni asiatiche e i futures statunitensi hanno iniziato la giornata in ribasso, dopo che i funzionari della Federal Reserve hanno dato accenno a possibili aumenti dei tassi nel 2023.
I rendimenti del dollaro e del Tesoro hanno registrato guadagni. Intanto, la Cina si sta rialzando e il Nikkei scambia ancora in rosso.
Che succede oggi nei mercati?
Le azioni oscillano dopo la Fed, ma la Cina avanza
Le azioni globali e il petrolio greggio sono scesi dopo che la Federal Reserve ha segnalato che una politica monetaria più restrittiva potrebbe arrivare prima del previsto, con la banca centrale statunitense che prevede un’inflazione significativamente più alta quest’anno.
Per ora nulla cambia: confermati tassi e stimolo monetario, ma si sta aprendo la discussione su cambiamenti futuri. E questo è stato un segnale per investitori e mercati.
Alle ore 8.20 italiane, il Nikkei giapponese continua a viaggiare in rosso, perdendo lo 0,93%.
Le azioni in Cina, dove i tassi di interesse più elevati hanno guidato gli afflussi di investitori globali alla ricerca di rendimenti migliori, hanno ignorato l’annuncio della Fed. Il Governo ha dato il via ad alcuni progetti di investimento in fixed assets per un valore di 74,9 miliardi di yuan.
In questa cornice, gli indici Shenzhen e Shanghai hanno ripreso la via dei guadagni e ora sono in rialzo rispettivamente dell’1,12% e dello 0,16%.
Per il resto, Hong Kong e Kospi sono sotto la parità, Taiwan invece aumenta dello 0,48%.
Dinanzi alla prospettiva di interventi sui tassi nel 2023 e a una discussione in corso sull’inasprimento della politica accomodante, come affermato da Powell, i future di Wall Street vanno in rosso.
Guadagna terreno il dollaro e Il rendimento del Treasury Usa, ieri all’1,48%, oggi in Asia si attesta all’1,58%.
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Svolta dalla Federal Reserve? I mercati si agitano
Gli investitori sono rimasti sorpresi da quello che alcuni hanno visto come una svolta da falchi da parte della Fed, che ha dato il suo primo segnale di piani per ridurre lo stimolo che ha stimolato la ripresa dalla pandemia.
La conferma di Powell che i funzionari stanno iniziando a discutere la riduzione degli acquisti di obbligazioni è arrivata insieme alle ultime proiezioni della Fed, che includevano revisioni al rialzo delle sue prospettive per l’inflazione e i tassi di interesse.
Tuttavia, il governatore ha sottolineato che gli aumenti dei tassi non sono imminenti e che gli acquisti di asset continueranno all’attuale ritmo mensile di 120 miliardi di dollari fino a quando non saranno stati compiuti “ulteriori progressi sostanziali” su occupazione e inflazione.
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