Quali opportunità offre il Fintech per i clienti? Quali saranno i trend del settore per il futuro? Ne parla Andrea Isola, General Manager di N26, in un’intervista esclusiva a Money.it.
Innovazioni tecnologiche e nuovi servizi nel Fintech offrono un nuovo modo di pensare il banking, ma quali sono le opportunità per clienti e banche? Ne abbiamo parlato con Andrea Isola, General Manager di N26, che abbiamo intervistato durante la 13^edizione di Forum Banca.
Quali sono le opportunità offerte dal Fintech che, oltre ad apportare un miglioramento nei processi interni alle banche, fanno a beneficio anche dei clienti?
Sicuramente il Fintech e tutte le aziende che sono nate nella Financial Tecnology portano un miglioramento per quanto riguarda l’esperienza cliente, offrendo un servizio migliore a un costo più competitivo, utilizzando appunto la tecnologia.
Nel mondo del banking le challenger bank hanno sicuramente portato molta innovazione, noi in particolare diamo la possibilità di aprire un conto completamente da remoto, di accedere ai propri servizi dallo smartphone con costi trasparenti e in piena sicurezza. Questi sono quattro elementi molto importanti per offrire al cliente un servizio diverso da quello che possono offrire le banche tradizionali.
Quale sarà il trend principale del settore nel prossimo futuro in termini di innovazione tecnologica e servizi offerti?
Credo che negli ultimi anni le challenger bank sicuramente abbiano portato tantissima innovazione, con la PSD2 in particolare, già dall’anno scorso, e lo vedremo nei prossimi anni, sicuramente il mercato del banking cambierà molto. Il banking si è mosso un po’ più lentamente rispetto ad altri settori, come ad esempio l’entertainment o la mobility dove la trasformazione digitale è stata molto più accelerata.
Questo porta sicuramente opportunità, sia dal lato del cliente che delle banche, ma anche potenziali rischi per quelle banche che non si sapranno adattare a queste nuove tecnologie.
È molto importante, secondo me, avere ben chiara qual è la strategia di open banking e di Open finance, cercando di capire quali sono i servizi che si vogliono sviluppare internamente e i servizi sui quali invece fare delle partnership, per non rischiare di diventare un’utility o semplicemente un’infrastruttura regolamentare.
Guarda l’intervista integrale sul canale YouTube di Money.it
N26 si è guadagnata un posto di rilievo nelle preferenze dei clienti Millennials: come è riuscita nel suo intento e in che modo la banca conta di continuare ad attrarre anche la genZ?
N26 quando è nata ha attratto tantissimi giovani, attualmente siamo circa a 65% di persone che hanno sotto i 40 anni e il restante 35/40% hanno sopra i 40. Per quanto riguarda i giovani, secondo me, è molto importante la user experience, il design e la semplificazione dei processi. Come N26 abbiamo sicuramente tutte queste caratteristiche, essendo un’azienda molto giovane ed essendo questi elementi proprio nel DNA della nostra company.
La cosa interessante è che le persone, anche magari più adulte, si stanno avvicinando ai pagamenti digitali e quindi noi come strategia di N26 Italia non ci focalizziamo semplicemente su un segmento, ma vogliamo focalizzarci su tutte quelle persone, quei segmenti che vogliono cogliere l’opportunità del digitale.
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