Il risparmio gestito sotto la lente: ecco i dati di Epfr sulla raccolta dei fondi azionari nei primi sei mesi del 2021.
La grande corsa dei mercati finanziari - gli indici USA S&P500, Nasdaq e Dow Jones si muovono sui massimi storici - finisce per riflettersi anche sul risparmio gestito. Secondo i dati snocciolati da Epfr, infatti, la raccolta globale dei fondi azionari è salita nel primo semestre del 2021 a quota 580 miliardi di dollari, segnando di fatto un nuovo record.
Fondi azionari da record, la raccolta globale sale a $580 miliardi nel primo semestre
I dati seguono di alcuni giorni quelli diffusi da Refinitiv Lipper, che nella settimana 16-23 giugno aveva registrato il più alto afflusso di capitali in due mesi, 22,9 miliardi. Un trend, questo, che è legato a doppio filo al rally delle piazze finanziarie, ma anche ai rendimenti obbligazionari scesi verso nuovi minimi sull’onda del Qe delle banche centrali, con gli investitori che hanno finito per dirottare i loro capitali verso prodotti più remunerativi.
I 580 miliardi di raccolta, però, non sono un punto d’arrivo. Secondo gli strategist della Bank of America, infatti, le possibilità che questo trend si consolidi rimangono elevate, e se il ritmo dovesse essere effettivamente in linea con i primi sei mesi dell’anno si arriverebbe entro fine 2021 a flussi superiori ai precedenti 20 anni messi insieme, stimano dalla banca USA. In generale, gli afflussi del primo semestre hanno interessato tanto i fondi globali quanto quelli che investono in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone, con i titoli growth e quelli tech a spiccare tra le preferenze degli investitori.
C’è il rischio di una salita dei rendimenti obbligazionari
Un rischio, tuttavia, c’è. Ed è legato inevitabilmente ai rendimenti delle obbligazioni, ovvero uno dei fattori che hanno dato una spinta ai fondi azionari. La Fed continua a mantenere ai minimi i tassi - possibile un doppio ritocco verso l’alto già nel 2023, come suggerito dal Summary of Economic Projections pubblicato dal Federal Open Market Committee a metà giugno - e ad abbuffarsi di titoli di Stato. Ma con le progressive schiarite sul fronte pandemico è lecito attendersi un graduale smantellamento delle tante politiche accomodanti fin qui implementate, il che finirebbe per far correre i rendimenti delle obbligazioni e per impattare consequenzialmente sul risparmio gestito.
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