Fondi pensione: Covip spinge sulla sostenibilità

Alessio Trappolini

19 Giugno 2019 - 14:58

Nella quarta edizione dell’Osservatorio del Forum per la finanza sostenibile, realizzato in collaborazione con Mefop, viene rilevato che la metà dei fondi (7 su 14) impiega benchmark specifici promossi da società̀ che si occupano di investimenti SRI

Fondi pensione: Covip spinge sulla sostenibilità

«Tra fondi pensione e investimenti sostenibili appare esservi una naturale affinità».

Con queste parole Covip, l’Autorità di vigilanza sui fondi pensione in Italia, ha aperto l’ultima relazione annuale sul mercato italiano:

«…il valore della sostenibilità è sempre più chiaramente percepito come valore economico, la capacità di intercettare, monitorare e gestire i fattori ESG assume nuova veste e il rischio ESG entra a pieno titolo tra quelli che caratterizzano gli investimenti nel lungo periodo».

Ma è Assofondipensione, l’associazione di categoria dei fondi negoziali, nel Rapporto 2017, a dare una misura del fenomeno in Italia: dei 32 fondi associati, 14 operatori previdenziali utilizzano un approccio SRI per tutto o parte dei propri investimenti, mentre i rimanenti 18 fondi pensione non adottano alcun criterio di tipo SRI.

Nella quarta edizione dell’Osservatorio del Forum per la finanza sostenibile, realizzato in collaborazione con Mefop, viene rilevato che la metà dei fondi (7 su 14) impiega benchmark specifici promossi da società̀ che si occupano di investimenti SRI.

A livello di strategie, le Esclusioni e l’Engagement sono dominanti tra i piani pensionistici, con cinque fondi negoziali che le applicano. Ma questa è ormai storia, seppur recente.

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Il campione analizzato è composto dai primi 10 piani previdenziali all’interno di cinque diverse categorie (tra cui Casse di previdenza, Fondi pensione negoziale e Fondi pensione aperti) per masse gestite, complessivamente, di circa 169 miliardi.

Dei 43 soggetti (86% del campione) che hanno risposto al sondaggio, 16 applicavano nel 2018 strategie Esg, con una preferenza spiccata per convenzioni internazionali ed esclusioni, seguite da engagement e impact investing.

Rileva che l’integrazione di criteri Esg sia in crescita in tutte le asset class (azioni, corporate e titoli di Stato). In generale, per il 63% dei rispondenti il tasso di copertura delle politiche Sri adottate che si estende a più del 50% del patrimonio (e a più del 75% per il 56% degli stessi investitori).

La spinta normativa

Nel prossimo futuro, a spingere i piani previdenziali all’adozione di scelte sostenibili saranno anche le novità normative in arrivo dall’Unione europea, prima fra tutte la Direttiva IORP II che obbligherà gli enti pensionistici aziendali o professionali, a fornire disclosure sul modo in cui le tematiche socio/ambientali sono integrate nella gestione finanziaria e nell’analisi dei rischi di investimento.

Si legge nella direttiva in consultazione che «i fattori ambientali, sociali e di governo societario (cosiddetti “fattori Esg”) rappresentano declinazione dei principi di investimento responsabile ampiamente promossi in ambito internazionale e si configurano come particolarmente significativi per la politica di investimento e i sistemi di gestione del rischio delle forme pensionistiche complementari, anche considerando la loro valenza di investitori istituzionali».

E ancora: «I fondi pensione negoziali e preesistenti con soggettività giuridica devono, pertanto, disporre di un sistema di governo idoneo ad assicurare la sana e prudente gestione dei rischi che gravano sul fondo pensione, inclusi i rischi Esg. Il sistema di gestione dei rischi e la valutazione interna dei rischi devono, quindi, prendere in considerazione anche i rischi connessi ai fattori Esg ai quali il fondo è o potrebbe essere esposto, nonché le relative interdipendenze con altri rischi».

La strada è segnata e già intrapresa da molti. Non occorre molto altro se non un costante dialogo tra stakeholder: l’investitore istituzionale che, pur all’interno delle linee guida del regolatore, delega al gestore in piena fiducia l’implementazione dei portafogli. I risultati, finanziari ed extra finanziari, arriveranno di conseguenza.

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