Essere coinvolti in un sinistro con un veicolo non assicurato oppure con un pirata della strada significa non ricevere risarcimenti. Esiste però un fondo che interviene in questi casi.
La copertura assicurativa è un obbligo per tutti i possessori di autoveicoli, nato per permettere alle vittime di un sinistro di ricevere un indennizzo per i danni fisici, morali e per quelli al proprio veicolo o ad una proprietà. La cronaca, però, ci restituisce non pochi casi di incidenti con veicoli non assicurati, o peggio ancora ad opera di pirati della strada, che si rendono irreperibili per evitare l’assunzione delle proprie responsabilità.
Comportamenti che pregiudicano la possibilità delle vittime di chiedere il risarcimento danni. Secondo l’ANIA - l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative - le vetture non assicurate che hanno circolato sulle strade italiane nel 2017 sono state 2,8 milioni, pari al 6,3% del parco circolante, contro i 2,9 milioni rilevati nell’arco del 2016 (il 6,7% del totale).
Nonostante il trend in calo, il rischio avere a che fare con un veicolo privo di assicurazione - oppure con un pirata della strada - resta elevato. La possibilità di ottenere un risarcimento in questi casi è garantita dal fondo vittime della strada.
Fondo vittime della strada: cos’è e chi lo finanzia
Il “Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada” venne istituito con legge n. 990 del 1969 - poi abrogata con l’entrata in vigore del Codice delle Assicurazioni Private - ed è operativo dal 12 giugno 1971. Viene gestito dalla Cosap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A.) ed opera sotto la vigilanza del Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise).
Il Fondo garantisce il risarcimento dei danni causati a cose o a persone in seguito a un incidente provocato da veicoli non coperti da polizza assicurativa oppure che non è stato possibile identificare.
Viene finanziato attraverso un prelievo su ogni contratto di assicurazione stipulato da qualsiasi automobilista, nella misura del 2,5% circa. Le imprese assicurativa girano poi queste quote al Fondo, che le incamera per far fronte ai danni da liquidare. Secondo quanto comunicato da Cosap, nel 2019 il fondo vittime della strada ha visto erodere significativamente il proprio patrimonio, al ritmo di 300/400 milioni annui di risarcimenti.
Nonostante la sensibile diminuzione dei veicoli non assicurati, ad accelerare la diminuzione delle somme destiante al “Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada” concorre il calo dei premi assicurativi. Una buona notizia per gli automobilisti, meno per Consap dal momento che il prelievo destinato al Fondo operato su ogni polizza RCA è calcolato in percentuale.
Fondo vittime della strada: in quali casi interviene?
Le norme che regolano il funzionamento del “Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada” individuano sei casi specifici di sinistro nei quali in Fondo interviene, a seconda della tipologia dei veicolo.
- Veicoli non identificati: quando non è possibile identificare l’autoveicoli che ha causato il sinistro, in questo caso vengono liquidati i danni alle persone e alle cose, nel secondo caso con una franchigia di 500 euro.
- Veicoli non assicurati: se il veicolo che ha colpa ne sinistro non è coperto da polizza RCA il Fondo interviene per danni a persone e a cose, nel secondo caso con una franchigia di 500 euro.
- Veicoli assicurati con compagnie poste in liquidazione: se il veicolo è correttamente assicurato ma la compagnia è in liquidazione coatta amministrativa - cioè in fallimento o prossima ad esserlo - a liquidare i danni è il Fondo.
- Veicoli in circolazione contro la volontà del proprietario: se il proprietario può dimostrare che terzi hanno utilizzato il veicolo senza il suo consenso è il Fondo a risarcire gli eventuali danno cagionati.
- Veicoli esteri con targa non corrispondente al veicolo: se non vi è corrispondenza tra i dati di un veicolo immatricolato all’estero e la targa, i danni a persone e cose causati da eventuali incidenti vengono risarciti dal Fondo.
- Veicoli esteri spediti nel territorio italiano da un altro Stato dell’Unione Europea, se il sinistro avviene nel lasso di tempo che intercorre tra la data di accettazione della consegna dell’auto e i 30 giorni successivi.
Come richiedere l’intervento del fondo garanzia vittime della strada
Se un utente si trova coinvolto in un sinistro che rientra in uno dei casi descritti in precedenza, può richiedere l’intervento del “Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada”. Per farlo è necessario rivolgersi ad una delle imprese assicuratrici designate dall’IVASS, l’istituto di vigilanza sulle imprese assicuratrici.
L’IVASS procede alla designazione ogni 3 anni e attualmente sono delegate al Fondo: Reale Mutua, Allianz, Unipol Sai, Sara, Generali Italia e Cattolica. La procedura è piuttosto semplice e prevede che la richiesta venga inviata tramite raccomandata sia alla compagnia designata che alla Consap.
È possibile scaricare il modulo di richiesta direttamente dal sito Consap, che va compilato e al quale andranno allegati:
- fotocopia della carta di identità del richiedente;
- documentazione che attesti i danni subiti da cose e persone;
- qualunque documento utile a completare la richiesta di indennizzo. Ad esempio il verbale redattto dalle Forze dell’Ordine intervenute, la denuncia del furto, le dichiarazioni di testimoni oculari, il referto dell’ospedale, ecc.
Massimali delle coperture e tempi di attivazione del Fondo
Come avviene per qualsiasi altra polizza assicurativa, anche il “Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada” prevede dei massimali per gli importi da liquidare. A partire dal 11 giugno 2017 l’intervento del Fondo nei casi previsti è limitato a 6.070.000,00 euro nel caso di danni alle persone e a 1.220.000,00 euro nel caso di danni alle cose.
Dal momento della ricezione della richiesta di risarcimento da parte dell’utente, la compagnia assicuratrice designata ha tempo 60 giorni per valutare la domanda e liquidare il risarcimento, oppure per respingerla. Nel caso di sinistro con veicolo assicurato con una compagnia il liquidazione coatta amministrativa i tempi si allungano fino a 6 mesi.
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