Dopo soltanto una settimana dalla riapertura, le scuole sono state chiuse per la scoperta di nuovi casi di COVID-19 tra gli studenti. Cosa sta succedendo in Francia.
La Francia ha dovuto richiudere le scuole per nuovi casi di Covid tra gli alunni. A darne notizia ufficiale è il ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer: decine di istituti francesi hanno di nuovo chiuso i cancelli ad appena una settimana dalla riapertura, ma a quanto pare solo come misura precauzionale.
I cittadini temono che le nuove infezioni possano compromettere il piano riaperture, ma il ministro ha invitato alla calma, precisando che il programma di rientro graduale a scuola non si fermerà. Ecco cosa sta succedendo.
Francia, scuole aperte richiudono per nuovi contagi
A una settimana dalla fine del lockdown, 70 istituti scolastici, tra asili nido, materne e scuole elementari sono stati chiusi in Francia a causa di nuovi casi di coronavirus tra gli studenti.
Le chiusure hanno riguardato prevalentemente la zona centro-occidentale del Paese, tra questi il dipartimento della Charente e della Dordogna, le città di Mans e Tolosa, una scuola a Nizza e sette istituti a Roubaix, città a nord della Francia.
Blanquer invita però a contenere l’allarmismo affermando che i casi positivi riscontrati non sarebbero direttamente collegabili alla riapertura degli istituti, ma che “sono probabilmente casi contratti prima di tornare a scuola, all’uscita dal confinamento”, ovvero l’11 maggio scorso. Il ministro ha aggiunto che queste chiusure sono solo la “dimostrazione del fatto che siamo rigidi” e dovute a una continua applicazione dei controlli sanitari.
La riapertura delle scuole non si ferma
La decisione del governo di far tornare gli alunni sui banchi con l’inizio della Fase 2 ha da principio scatenato numerose polemiche. I sindacati infatti sostengono sia prematura la riapertura degli istituti scolastici. Nonostante i nuovi casi registrati, Blanquer ha voluto ribadire che non è messo in discussione il piano governativo di andare avanti con la riapertura progressiva delle scuole.
Per il ministro infatti risultano ben più preoccupanti le conseguenze del non andare a scuola per gli alunni. I bambini “non devono essere vittime collaterali delle misure sanitarie” ha affermato Blanquer, facendo riferimento anche al rischio di abbandono scolastico che già colpisce 500mila ragazzi della scuola primaria e secondaria e del “ danno di natura psicologica, alimentare e sanitaria” che si potrebbe riscontrare qualora le scuole continuassero a restare chiuse.
Scuole riaperte in Francia: le regole
I primi a rientrare a scuola in Francia sono stati, l’11 maggio, gli studenti delle scuole primarie. Dal 18 maggio previsto il ritorno in classe per gli alunni delle quinte e le seste (che corrispondono alle scuole medie in Italia) degli istituti nelle regioni cosiddette “verdi”, ovvero quelle con un numero basso di contagi.
Secondo il ministro Blanquer circa il 90% dei comuni francesi è riuscito a riaprire le scuole, ma il 70% di queste continuano l’attività a distanza. Del resto il rientro non è obbligatorio, ogni istituto infatti può riaprire su base volontaria o continuare con le lezioni online.
Gli studenti che sono tornati a scuola in Francia sono chiamati a mantenere un’attenta igiene delle mani, gli insegnanti hanno l’obbligo di indossare la mascherina, bisogna rispettare il distanziamento sociale ed è imposta la limitazione del numero di alunni per classe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA