Forti acquisti sul franco svizzero in qualità di bene rifugio in sostituzione dell’oro, già salito ai massimi di oltre 6 anni. Quanto durerà?
Il franco svizzero, di recente in fase di discesa contro il dollaro statunitense e l’euro, sta vendendo utilizzato in alternativa all’oro in qualità di bene rifugio.
Nelle ultime settimane la quotazione dell’oro è schizzata al rialzo sulla scia delle recenti tensioni geopolitiche in medio oriente innescate dall’assassinio del generale iraniano Qasem Soleimani ad opera degli Stati Uniti. Come è noto, l’oro viene comunemente acquistato dagli investitori in periodi di forte incertezza grazie alla sua nomea di bene sicuro.
Il metallo prezioso di recente ha segnato i suoi massimi di sei anni e mezzo; il prezzo si aggira intorno ai 1.560 dollari l’oncia nella sessione odierna.
In aumento l’acquisto di franco svizzero come bene rifugio
Nonostante i driver che di recente hanno tirato la performance dell’oro siano ancora presenti e in parte validi, l’aumentare delle tensioni geopolitiche sta alimentando anche la domanda per il franco svizzero, sottolinea Goldman Sachs nella nota odierna agli investitori.
Da sapere: il motivo per cui il franco svizzero segue gli stessi movimenti della quotazione dell’oro risiede nel fatto che oltre il 25% della svaluta svizzera è sostenuta da riserve auree. L’oro ha una correlazione negativa con il cambio USD/CHF. Quando l’oro sale, l’USD/CHF scende. Quando l’oro scende, l’USD/CHF sale. |
Le prospettive per il franco svizzero
Vi è una correlazione storica tra i due asset: il franco svizzero ha registrato la performance migliore tra le valute G-10 durante la prima metà del 20° secolo, assai turbolenta tra la Grande Depressione e le due guerre mondiali. In gran parte il motivo di questi risultati è da ricercare nella stretta relazione del franco svizzero con l’oro risalente agli inizi del ’900.
Nella costituzione svizzera era previsto che il CHF fosse sostenuto da riserve auree fino alla metà del 1999, e fino al 1936 il Paese ha difeso in maniera molto aggressiva la parità del franco con l’oro, proprio quando la maggior parte dei Paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito avevano già liberato la propria valuta da tale vincolo, svalutandola.
I rischi geopolitici in leggera fase di discesa nelle ultime settimane, la possibilità di uno scontro militare imminente tra Stati Uniti e Iran è in calo e ormai l’accordo commerciale tra USA e Cina nella sua fase uno è stato firmato.
Se questa tendenza dovesse continuare, è probabile che il franco si indebolisca nel corso del 2020 sia nei confronti del dollaro che dell’euro, ma un qualsiasi inasprirsi delle condizioni sul fronte geopolitico potrebbe rialimentare gli acquisti sulla valuta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA