La Exor della famiglia Agnelli manterrebbe il ruolo di peso che oggi riveste in FCA. Vediamo nel dettaglio chi e con quale peso saranno gli azionisti del nuovo gruppo nascente dalla fusione fra il Lingotto e la società francese
La proposta di fusione presentata da FCA a Renault ha creato una certa verve nei mercati finanziari.
Fra gli obiettivi del Lingotto quello di rompere gli attuali equilibri nel mercato globale dell’auto e creare uno dei principali gruppi automobilistici al mondo. Il più grande di tutti? Dipende. Infatti nel matrimonio fra il gruppo italo-americano e la casa francese entrano in gioco anche i giapponesi di Nissan e Mitsubishi, entrambi nell’orbita di Renault già da qualche tempo.
La questione è delicata, anche perché la proposta di FCA è quella di una aggregazione delle rispettive attività nella forma della fusione 50/50, il che significa che gli assetti proprietari della nuova entità rispecchieranno gli attuali equilibri societari dei singoli gruppi. E dunque la domanda viene spontanea: chi saranno gli azionisti di controllo del gruppo FCA-Renault se la fusione dovesse andare in porto?
Fusione FCA-Renault: questione di numeri
FCA sembra partire da una posizione di vantaggio in questa fusione con Renault, anzi, per usare parole del Ceo di FCA Mike Manley, «una posizione di forza». Infatti FCA può contare su una capitalizzazione di mercato più alta (17,80 miliardi contro i 16,72 miliardi di Renault) ed un azionariato meno frammentato.
Ad oggi, secondo quanto rileva la piattaforma Bloomberg, gli azionisti di peso di FCA sono questi:
- Exor 28,98%
- Tiger Global Management 5,69%
- Societe Generale 4,28%
- Harris Associates 4,09%
- Baillie Gifford & co. 3,30%
- Blackrock 2,99%
- Vanguard 2,09%
Per quanto riguarda Renault, invece, l’azionariato ha questa composizione:
- Francia 15,01%
- Nissan 15%
- Blackrock 4,96%
- Daimler 3,10%
- Vanguard 1,78%
- Renault 1,71%
- Dimensional Fund 1,34%
Ricordiamo poi l’incrocio di partecipazioni che si verrebbe a creare con le società giapponesi Nissan Motor e Mitsubishi Motor, prima menzionate. Renault è primo azionista di Nissan Motor con il 43,40%, con quest’ultima che a sua volta controlla Mitsubishi Motor con una partecipazione del 33,99 per cento.
Exor degli Agnelli protagonista
La Exor della famiglia Agnelli manterrebbe il ruolo di peso che oggi riveste in FCA. Secondo le proiezioni di Intermonte Sim la struttura dell’azionariato di Fca-Renault post-fusione dovrebbe vedere Exor al primo posto del gruppo con il 13% del capitale, davanti alla Francia e a Nissan, che avranno il 7% ciascuna.
A seguire i fondi Tiger al 3%, Harris, Blackrock e Vanguard con il 2%, quota che avrà la stessa Renault Spa – stimano gli esperti della sim -, mentre Daimler avrà l’1%. Il restante 53% resterà in mano al mercato.
Viste le prospettive, difficilmente l’attuale assetto proprietario di FCA lascerebbe la barra in mano ad altri nella nuova entità. Le parole di Manley rivolte ai dipendenti del gruppo nella lettera circolata oggi lo confermano: «anche se non c’è ancora certezza sulla conclusione dell’operazione, puntiamo ad agire il più rapidamente possibile per assicurarci un accordo definitivo con il gruppo Renault».
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