Fiat, Alfa Romeo, Jeep, Renault ma anche Nissan, Mitsubishi e tanti altri: la società che potrebbe nascere dall’aggregazione fra il Lingotto e il gruppo transalpino riguarda più di un terzo del mercato auto italiano, con conseguenze che non hanno solo una valenza industriale e finanziaria, ma anche sociale ed economica
La fusione fra FCA e Renault avrebbe un impatto potentissimo non solo sulle due aziende coinvolte, ma anche sul mercato dell’auto in Italia.
Qualche numero? L’operazione di interazione fra il Lingotto e il gruppo transalpino vale più di 1/3 (il 37,7% circa) del mercato italiano dell’auto, con 268.457 veicoli venduti solo nei primi quattro mesi del 2019. Numeri che fanno della potenziale nuova entità un leader di mercato in grado di staccare tutti gli altri concorrenti, per lo meno nel Belpaese.
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La stima ce la fornisce Uecoop, l’Unione europea delle cooperative (dati Unrae), secondo cui la fusione tra FCA e Renault non ha solo una valenza industriale e finanziaria, ma anche sociale ed economica.
Sul mercato italiano – evidenzia Uecoop – fra i primi 10 modelli di auto più venduti ben 8 riguardano marchi FCA oppure Renault, al ritmo di 2.237 auto vendute ogni giorno, compresi i modelli Nissan e Mitsubishi.
«Considerato il fatto che queste due realtà sono il perno di un sistema produttivo trasversale: dalla meccanica all’elettronica, dal design ai servizi, dalla pelletteria alla logistica – spiega un portavoce Uecoop – ci aspettiamo che la fusione punti ad armonizzare al meglio le potenzialità dei due gruppi tutelando i posti di lavoro diretti e indiretti e la rete dei fornitori per utilizzare al meglio il potenziale di sviluppo della nuova realtà».
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