La giuria ha emesso il verdetto: l’ex agente della polizia di Minneapolis è stato giudicato colpevole. Rischia fino a 40 anni di reclusione per uno solo dei capi d’accusa.
Derek Chauvin è colpevole dell’omicidio di George Floyd. Lo ha stabilito martedì la giuria chiamata a pronunciarsi al processo sulla morte dell’uomo afrodiscendente ucciso l’anno scorso nel corso di un fermo di polizia.
Derek Chauvin colpevole dell’omicidio di George Floyd
Alla fine è arrivato il verdetto: l’ex agente della polizia di Minneapolis è stato giudicato colpevole di omicidio involontario di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo di secondo grado.
La pena massima per il primo reato è la reclusione non superiore a 40 anni, quella di omicidio di terzo grado è la reclusione non superiore a 25 anni, mentre quella per il terzo reato è di 10 anni di reclusione o 20mila dollari di cauzione.
Chauvin non ha tradito alcuna emozione mentre il giudice Peter Cahill annunciava il verdetto, arrivato un giorno dopo l’inizio delle deliberazioni.
Cahill ha detto che la sentenza arriverà fra otto settimane. Dopo la lettura del verdetto, Chauvin è stato ammanettato e scortato fuori dall’aula. La città di Minneapolis, al momento, è blindata per evitare disordini.
Il caso di George FLoyd
Il caso è stato sulla prima linea del movimento antirazzista statunitense dell’anno scorso, esploso durante durante il mandato di Donald Trump e all’inizio dell’emergenza pandemica.
Un video che mostra Chauvin inchinato sul collo di Floyd per nove minuti, mentre Floyd è inerme e ammanettato, aveva rinfocolato le proteste nei confronti della violenza della polizia contro le persone afroamericane.
“Questo caso è un punto di svolta della storia americana per la responsabilità delle forze dell’ordine e manda un chiaro messaggio che speriamo sarà ascoltato in ogni città e in ogni stato”, ha detto Ben Crump, avvocato della famiglia Floyd.
L’avvocato di Chauvin aveva anticipato che, in caso di verdetto di colpevolezza il suo cliente sarebbe ricorso in appello perché i giurati potrebbero essere stati influenzati da forze esterne.
Ad agosto inizierà il processo per gli altri tre agenti coinvolti nell’arresto di Floyd: Thomas Lane, J. Alexander Kueng e Tou Thao.
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