La Germania ha reso noto il dato annuale preliminare del PIL: la contrazione pandemica è stata grave, la più profonda da 10 anni.
Germania: il 2020 ha un bilancio amaro per la più grande economia europea.
La contrazione scatenata dalla pandemia è stata la più profonda da 10 anni. Lo ha confermato il dato preliminare sul PIL. Il Prodotto Interno Lordo è crollato nella nazione tedesca, come inevitabile conseguenza di lockdown e restrizioni.
Berlino, quindi, ha confermato la recessione pandemica, frenando un decennio di crescita nel Paese. I dati, comunque, dimostrano che lo Stato tedesco ha saputo reagire con sostegni adeguati all’economia, distanziandosi, molto probabilmente, dai livelli di PIL 2020 degli altri Paesi UE.
Come leggere la contrazione della Germania?
Germania: il PIL 2020 è crollato del 5%
La Germania ha visto la sua più profonda contrazione economica in un decennio lo scorso anno, quando milioni di aziende e lavoratori sono stati colpiti dalla pandemia di coronavirus.
Il PIL è diminuito a livello annuale del 5% a causa di blocchi e restrizioni ricorrenti, secondo una stima preliminare dell’ufficio statistico. Calo importante, ma non ai livelli del 2009, quando si era raggiunto -5,7%.
Il disavanzo è schizzato al 4,8% sul Prodotto Interno Lordo. In più, è stato registrato il primo deficit di bilancio netto dal 2011 dal valore più grande dai tempi della riunificazione, pari a 158,2 miliardi di euro.
Nonostante i numeri importanti, il tonfo del PIL è stato comunque meno marcato rispetto alle attese, a dimostrazione che il sistema Paese ha retto grazie alle misure straordinarie di sussidi messe in campo dal Governo Merkel.
La pandemia, comunque, ha tracciato un bilancio piuttosto appesantito: i consumi tedeschi hanno subito un crollo del 6%; l’export è sceso del 10% e l’import si è ridotto dell’8,6%. Inevitabilmente, il surplus commerciale che contraddistinge la nazione ha avuto un impatto negativo con la pandemia.
Tuttavia, la Germania si è finora dimostrata relativamente resiliente, in parte grazie all’ampio sostegno del Governo e al suo considerevole settore manifatturiero.
Germania e recessione: cosa aspettarsi?
La Germania è la prima economia avanzata a pubblicare dati per l’intero anno ed è probabile che se la caverà meglio dei suoi principali omologhi europei. Gli economisti, infatti, stimano che Francia e Italia abbiano entrambe registrato un calo del PIL di circa il 9% e il Prodotto Interno Lordo del Regno Unito potrebbe essersi ridotto di oltre il 10%.
Gli economisti, infatti, restano piuttosto ottimisti sul prossimo futuro tedesco, nonostante la forte incognita pandemia che ha costretto proprio la Germania a tornare in lockdown.
Secondo alcuni commenti su Bloomberg, l’economia tedesca è andata meglio del previsto nel quarto trimestre e potrebbe sfuggire a una contrazione. La previsione è di un’economia in stasi fino alla fine di gennaio, il che comporterà una contrazione di circa l’1% nel primo trimestre 2021.
Inoltre, stando alle riflessioni di altri esperti, la produzione industriale è stata una roccaforte per la Germania durante la crisi, poiché le fabbriche si sono adattate più facilmente alle restrizioni. Il settore rappresenta circa un quinto della produzione totale e probabilmente contribuirà a guidare la ripresa una volta che la domanda globale si riprenderà.
La Bundesbank resta ottimista sul fatto che il rilancio della Germania proseguirà dopo un’interruzione nella metà dell’invero, nonostante lockdown e vaccini a rilento. Con la fiducia economica in ripresa in tutta l’area dell’euro, anche il presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha espresso speranza in un rimbalzo per il blocco valutario quest’anno.
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