In Germania vige ancora il rigore e, per ora, la riapertura piena dell’economia non ci sarà. La potenza europea potrebbe anche aumentare le tasse dei ricchi. Cosa aspettarsi?
Germania: è tempo del rigore, anche per l’economia.
Lo ha detto chiaramente il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz a CNBC, sottolineando che per Berlino l’obiettivo del momento è abbassare la curva dei contagi.
L’economia della Germania, quindi, non ripartirà a pieno ritmo nelle prossime settimane. E per fronteggiare il debito recordche pesa anche sulla nazione tedesca, i più ricchi potrebbero pagare tasse maggiori.
Cosa aspettarsi nell’economia più forte dell’Europa?
In Germania l’economia non ripartirà ora, i motivi
Non è il momento di considerare la piena riapertura dell’economia tedesca, ma piuttosto il momento di essere rigorosi e mantenere basse le infezioni da coronavirus: così si è espresso il ministro delle Finanze tedesco.
Non solo, probabilmente le famiglie con maggiore reddito ricche pagheranno presto più tasse.
L’economia più potente d’Europa è stata pesantemente colpita dall’epidemia come tutti i Paesi UE. Diverse sono state le ondate di contagi e i severi blocchi imposti dalla Merkel.
Nel 2020, l’economia tedesca si è contratta di quasi il 5%, secondo i dati del Fondo monetario internazionale, e quest’anno è cresciuta solo del 3,6%.
Attualmente, il Paese sta affrontando un rialzo dei contagi e ci sono preoccupazioni per il ritmo del lancio della vaccinazione.
La Germania ha distribuito 22,8 dosi ogni 100 abitanti a partire da lunedì 5 aprile, secondo l’ECDC. Un numero inferiore a quello di Francia, Cipro, Irlanda e Ungheria, solo per citare alcuni esempi.
In questa cornice, secondo Scholz, anche l’economia può attendere.
Germania verso più tasse per i ricchi?
La Germania dovrebbe prendere in prestito più di 240 miliardi di euro quest’anno per sostenere l’economia, una questione che i legislatori più conservatori hanno contestato per l’insostenibilità.
Berlino ha una lunga tradizione di rigore finanziario, avendo legiferato in Costituzione nel 2009 che i Governi non potevano contrarre nuovi debiti in modo significativo.
Tuttavia, la pandemia ha cambiato tutto e aperto anche la rigorosa Germania alla spesa pubblica per sostenere le attività economiche chiuse.
Da qui, il ragionamento di Scholz:
“C’è ovviamente una situazione in cui non c’è tempo per la riduzione delle tasse per i ricchi o per grandi aziende...C’è bisogno di sgravi fiscali per le famiglie a basso e medio reddito, ma ovviamente coloro che sono molto ricchi, che hanno redditi molto alti e le imprese non possono aspettarsi riduzioni delle tasse.”
L’economia della Germania, per riprendersi, potrebbe aver bisogno di tassare di più.
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