Giglio Group dopo la moda e il design accoglie nel suo e-commerce anche il food Made in Italy. La società romana quotata in Borsa Italiana ha annunciato di aver siglato nuove partnership con aziende rinomate del settore
Dalla moda al design, fino ad arrivare al food. Giglio Group non smette mai di allargare i suoi orizzonti. Quotato sul mercato MTA-STAR di Borsa Italiana, il gruppo che gestisce l’e-commerce per le eccellenze del Made in Italy nel settori Fashion e Design ha deciso di estendere i propri servizi anche nell’ambito food.
Proprio per questo Giglio Group, ha annunciato di aver siglato delle nuove partnership con aziende rilevanti come Riso Scotti, Fratelli Carli, Generale Conserve, Everton e Bosca.
Esse si vanno ad aggiungere a Cameo, Fabbri e Grandi Salumifici italiani, già presenti nel portafoglio di Giglio Group grazie alla recente acquisizione di Terashop, uno dei maggiori fornitori di servizi di e-commerce in outsourcing in Italia.
Giglio Group: l’e-commerce è essenziale per il settore food
La decisione da parte di Giglio Group di aprire il proprio e-commerce anche al settore food è stata abbastanza semplice, tant’è che Alessandro Giglio, Presidente e Amministratore dell’azienda fondata nel 2003 ha riassunto così: “Qualche decennio fa il settore alimentare subiva un’importante mutazione: si affacciava alla GDO in un mondo in mano ai grossisti. A distanza di molti anni, ci troviamo di fronte a un ulteriore e più radicale cambiamento: l’ingresso dell’e-commerce nel mondo del food. Per le aziende del settore è cruciale cogliere questa nuova grande opportunità”.
Inoltre, l’ingresso nel grande e-commerce di Giglio Group del settore food rappresenta rappresenta l’avvio di una nuova linea di business in un settore strategico simbolo del Made in Italy, dando la possibilità ai Web Consumers di tutto il mondo di avere facile accesso ai migliori prodotti alimentari italiani, acquistandoli dalle principali vetrine dei Marketplace.
Come sottolinea l’azienda romana, questo ampliamento è coerente con gli obiettivi strategici del Piano Industriale del Gruppo, che continua ad espandere la propria offerta a nuove categorie merceologiche e ambisce a diventare il più grande distributore digitale italiano di made in Italy nel mondo, con un portfolio di brand unico e con un’offerta di servizi sempre più innovativa.
Anche perché come sottolinea il gruppo diretto da Alessandro Giglio può contare su un team internazionale di professionisti e strutture logistiche basate su quattro hub, in Italia, Cina e Stati Uniti, e sulla sua innovativa tecnologia in continuo miglioramento e sviluppo.
E proprio nel Paese asiatico Giglio Group ha anche un ruolo in un programma su CCTV, la tv di Stato, nell’ambito del quale vengono raccontate le peculiarità del cibo made in Italy.
Il giro d’affari dell’e-commerce
Ovviamente uno degli altri motivi che ha spinto l’azienda romana ad ampliare il proprio e-commerce, riguarda proprio il giro d’affari di questo tecnologico processo di acquisto e vendita.
Nel 2018 infatti il valore dell’e-commerce è stato pari a circa 2.875 miliardi di dollari, ossia il 12% in più rispetto al 2017. Di questi, il 65%, con precisione 1.892 miliardi, è stato registrata nell’area Asia-Pacifico, con una concentrazione di 855 miliardi nella sola Cina.
Inoltre, le stime di crescita indicano che il settore tra tre anni, e quindi nel 2022, raggiungerà quota 4.035 miliardi di dollari , il 40,35% in più. Infine, va anche considerato che il Made in Italy all’estero ammonta ad un valore di 462,8 miliardi di dollari l’anno. Solo in Italia per esempio il Food online ha registrato una performance positiva del 39% nell’ultimo anno.
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