La biografia, lo stipendio e i guadagni di Giovanni Toti, l’ex presidente della Regione Liguria che si è dimesso a causa di un’indagine su un presunto sistema di corruzione.
Chi è Giovanni Toti? In molti se lo staranno chiedendo ora che il presidente della Regione Liguria - coinvolto in un’inchiesta su reati di corruzione condotta dalla Dda di Genova e dalla Guardia di Finanza - si è dimesso dal suo incarico.
Dopo essere stato messo ai domiciliari, Giovanni Toti si è visto revocare la misura tre mesi dopo il suo arresto. Accusato di corruzione impropria e finanziamento illecito, l’ex presidente ora si sarebbe accordato con la Procura patteggiando due anni e un mese di carcere, ma evitando così il processo.
“La pena che Toti patteggia con la procura verrà sostituita con lavori socialmente utili per 1.500 ore - ha scritto l’Ansa -. Nell’accordo tra i pm e l’avvocato Stefano Savi prevista anche l’interdizione temporanea dai pubblici uffici e l’incapacità di contrattare con le pubbliche amministrazioni per la durata della pena e la confisca di 84.100 euro”.
Giovanni Toti a lungo è stato indicato in passato come il possibile futuro leader di Forza Italia ma, magari per non fare la fine di tutti gli altri nomi che negli anni si sono fatti come eredi di Silvio Berlusconi, ha deciso di staccarsi dagli azzurri e di fondare il suo partito Cambiamo!.
Dopo essere confluito in Noi Moderati, l’ex presidente ha deciso di dimettersi quasi al termine del suo secondo mandato alla guida della Regione Liguria, riuscendo così a farsi revocare i domiciliari essendo caduto il rischio di reiterazione del reato.
Vediamo allora chi è Giovanni Toti, dando uno sguardo alla biografia e allo stipendio dell’ex presidente della Liguria che in passato è stato uno dei giornalisti di punta di Mediaset prima di dedicarsi a tempo pieno alla politica.
Giovanni Toti: la biografia del presidente della Liguria
Giovanni Toti nasce a Viareggio il 7 settembre del 1968. Dopo pochi anni, si trasferisce a Massa dove il padre svolgeva il lavoro di albergatore. Ottenuto il diploma, va a studiare a Milano dove si laurea alla Statale in Scienze Politiche.
La svolta per Toti arriva nel 1996, quando entra a Mediaset per uno stage. Al biscione però il giovane giornalista rimarrà fino al 2014, riuscendo in pochi anni a scalare man mano i vari gradini aziendali.
Nel 1997 entra nella redazione di Studio Aperto occupandosi di cronaca, mentre l’ulteriore salto di qualità si compie nel 2006 quando viene chiamato a collaborare anche con Videonews, la testata che cura i programmi d’approfondimento di Mediaset.
Nel 2010, dopo 14 anni quindi dal suo ingresso nel biscione, diventa direttore di Studio Aperto, mentre due anni più tardi otterrà anche la contemporanea direzione del Tg4 a seguito della cacciata di Emilio Fede.
Una carriera giornalistica quindi tutta vissuta dentro Mediaset, dove Giovanni Toti riesce a trovare anche l’amore visto che è sposato con la giornalista ed ex collega Siria Magri.
Un rapporto lavorativo quello con l’azienda di Cologno Monzese che si interrompe nel 2014, quando Silvio Berlusconi lo vuole come suo consigliere politico.
Da Forza Italia a Noi Moderati!
Dopo una brillante carriera giornalistica in Mediaset, nel gennaio del 2014 Giovanni Toti lascia la guida di Studio Aperto e del Tg4 per diventare il consigliere politico di Silvio Berlusconi.
Lo scenario politico dell’epoca era molto particolare, con il rampante Matteo Renzi che era appena diventato presidente del Consiglio e si preparava al trionfo delle elezioni Europee dove il PD prese circa il 40%
Giovanni Toti organizzò quelle elezioni per conto di Forza Italia che però non ottenne i risultati sperati. Il partito di Berlusconi infatti non andò oltre il 16,8%, ma Toti finì per risultare il più votato tra i suoi nella circoscrizione Nord-Ovest venendo così eletto europarlamentare a Bruxelles.
L’avventura europea di Toti però durò poco, visto che l’anno seguente fu lui il candidato della coalizione di centrodestra (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Alternativa Popolare, Nuovo Partito Socialista e Partito Liberale Italiano) alle elezioni regionali in Liguria.
In una regione da sempre spostata a sinistra, Giovanni Toti riuscì nell’impresa di sconfiggere con il 34,44% dei voti contro il 27,84% Raffaella Paita, la candidata di un centrosinistra che rischiò anche di essere superato dal Movimento 5 Stelle.
Quando Toti veniva descritto come il possibile leader futuro di Forza Italia, nell’agosto del 2019 il governatore ha però scelto di staccarsi dagli azzurri e di fondare Cambiamo! poi confluito in Noi Moderati, la cosiddetta “quarta gamba” del centrodestra.
Alle elezioni regionali del 2020 per Giovanni Toti è arrivato un nuovo largo successo arrivando a prendere il 56,13% dei voti, con un ottimo risultato anche della sua lista che, con il 22,60%, è stata la più votata.
Il 7 maggio 2024 però il suo nome è finito su tutti i giornali per essere finito agli arresti domiciliari, a seguito di un’inchiesta su una presunta rete di corruzione in Liguria: in data 26 luglio alla fine ha annunciato le sue dimissioni.
Il 13 settembre 2024 avrebbe raggiunto un accordo con la Procura: patteggiare una condanna a due anni e un mese per corruzione impropria e finanziamento illecito, evitando però il processo.
Lo stipendio e i guadagni
Dopo una lunga carriera come giornalista, Giovanni Toti come abbiamo visto ha fatto il suo esordio nella politica nel 2014 in occasione delle elezioni europee, venendo eletto al Parlamento Europeo tra le fila di Forza Italia.
Durante il solo anno trascorso a Bruxelles, si è dimesso dopo essere diventato Presidente della Liguria, come europarlamentare ha percepito uno stipendio che oscillava tra i 16.000 e i 19.000 euro al mese, con l’importo che può variare a seconda della frequenza con cui si è partecipato alle sedute.
Come governatore della Liguria, secondo il sito Truenumbers Toti ha guadagnato 13.764 euro lordi al mese ovvero poco meno del tetto massimo consentito che è di 13.800 euro.
Nel dettaglio l’ex giornalista avrebbe percepito ogni mese 8.800 euro lordi come indennità di carica, mentre ammonterebbe a 4.884 euro il rimborso spese sempre lordo per l’esercizio del mandato.
Nella dichiarazione dei redditi 2016, riferibile quindi a quanto guadagnato nel 2015 anno metà trascorso a Bruxelles e metà in Regione, Giovanni Toti ha fatto registrare un reddito complessivo pari a 102.481 euro.
Nella dichiarazione del 2020, riguardante il 2019 come periodo d’imposta, l’ex presidente della Liguria ha fatto registrare un reddito complessivo di 107.678 euro, per una cifra di poco superiore a quanto dichiarato nel 2015 e in linea con quella degli anni precedenti.
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