Giuseppe Conte è ormai vicino a prendere la guida del M5S: accettato l’invito di Beppe Grillo.
Giuseppe Conte diventerà capo del Movimento 5 Stelle. La notizia non è ufficiale, ma ormai certa. Nella giornata di domenica 28 febbraio si è tenuto l’incontro fra i vertici per decidere del futuro del M5S, ormai legato a doppio filo con quello dell’ex premier.
Alla riunione erano presenti, oltre allo stesso Conte, il garante del Movimento Beppe Grillo, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente della Camera Roberto Fico, la senatrice Paola Taverna, il capo politico Vito Crimi, e i deputati Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro.
Conte accetta l’invito di Grillo
Il piano di Grillo era ormai noto: strappare nuovamente Conte dalla cattedra accademica, per metterlo stavolta alla guida dei Cinquestelle. L’incertezza era relativa soltanto a quale ruolo ufficiale dare a Conte (se ripristinare o meno la figura del capo politico) e, soprattutto, alla volontà di Conte di assumere un ruolo del genere.
Il primo punto non è ancora chiarito, mentre sul secondo non ci sono più dubbi.
La pagina Facebook del M5S, subito dopo la conclusione dell’incontro, ha scritto infatti che Giuseppe Conte ha raccolto l’invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con il Movimento 5 Stelle.
Questa settimana, Conte ha tenuto una lectio magistralis all’Università di Firenze, con delle decise stoccate rivolte a Matteo Salvini, il leader politico che sarebbe l’avversario diretto del M5S se si andasse ad elezioni.
Giuseppe Conte ha raccolto l’invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con il Movimento 5 Stelle....
Posted by MoVimento 5 Stelle on Sunday, February 28, 2021
Perché al M5S serve Conte
Dopo la fine del Governo Conte-bis avviata da Renzi, i pentastellati hanno subito una serie di scossoni che ne stanno mettendo in pericolo la stessa sopravvivenza, avendo espulso 41 parlamentari, 20 senatori e 21 deputati, in seguito al mancato voto favorevole per la fiducia al Governo Draghi.
La defezione più pesante è però rappresentata dall’abbandono volontario di Alessandro Di Battista, uno dei volti più noti e apprezzati dalla base, il quale potrebbe dare vita a un suo partito.
In questo scenario, Conte avrà così il compito di ricompattare i portavoce del Movimento e riuscire ad attrarre nuovi voti grazie alla popolarità conquistata tra i cittadini italiani nell’ultimo anno a capo dell’esecutivo giallorosso.
Sotto il post del M5S, si contano decine di iscritti che chiedono al Movimento di annullare le espulsioni.
Conte alla guida del Movimento 5 Stelle
L’ex presidente del Consiglio, che venerdì pomeriggio è tornato a vestire i panni di professore di Diritto in una lectio magistralis organizzata dall’Università di Firenze in diretta streaming, tornerà a giocare un ruolo di primissimo piano nel panorama politico italiano.
La funzione di capo politico del M5S, ad esempio, gli permetterà di andare a trattare con Draghi come leader della forza di maggioranza relativa del Parlamento.
Tuttavia questa mossa rischia di scontrarsi sulla recente modifica dello Statuto che ha abolito la carica di Capo politico per introdurre il nuovo organo collegiale del Direttorio, composto da 5 personalità da scegliere su Rousseau.
Per superare questo ostacolo si dovrebbe passare per un nuovo voto sulla piattaforma, che però non dovrebbe creare troppe difficoltà visto l’alto grado di consenso tra i militanti nei confronti di Conte.
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