Dopo quello del 2016, anche il bilancio 2017 della Federazione Italia Golf ha chiuso in perdita: costi aumentati per l’organizzazione della Ryder Cup 2022.
Aspettando la grande vetrina internazionale della Ryder Cup 2022, la Federazione Italiana Golf deve fare i conti con due bilanci consecutivi in perdita. Tra il 2016 e il 2017 il rosso è di quasi 6 milioni, anche se nel 2018 dovrebbe esserci una inversione di tendenza.
Nonostante un aumento dei ricavi, ad appesantire il bilancio sono soprattutto i costi per l’organizzazione della Ryder Cup, il torneo golfistico più prestigioso al mondo la cui assegnazione all’Italia è stata fortemente voluta, oltre che naturalmente dalla Fig, anche dal presidente del Coni Gianni Malagò e dall’allora ministro dello Sport Luca Lotti.
La Ryder Cup in Italia
Per capire l’importanza dell’evento, si può dire che la Ryder Cup sta al golf come la Coppa del Mondo sta al calcio. Si tratta infatti del torneo più prestigioso per gli amanti dei green, dove si sfidano una selezione di golfisti americani contro una selezione di colleghi europei.
Bisogna ricordare che il golf è uno degli sport più ricchi, capace di smuovere grandi sponsor in tutto il mondo ma che, in Italia, è ancora di nicchia nonostante i recenti ottimi risultati ottenuti da Francesco Molinari.
Per cercare di far crescere il movimento anche nel nostro paese, la Federazione Italiana Golf insieme al Coni e all’allora governo Renzi, ha puntato tutto sul cercare di ottenere l’assegnazione della Ryder Cup 2022.
Una mission che alla fine ha avuto un esito positivo, grazie anche al finanziamento statale deliberato all’epoca dal governo pari a 60 milioni spalmati nell’arco di dieci anni. Oltre a questi soldi, c’è anche una garanzia statale di 97 milioni.
La Ryder Cup 2022 quindi si svolgerà a Roma: un evento di grande prestigio che, secondo uno studio della Federgolf, dovrebbe avere un impatto economico per il nostro paese tra il 2016 e il 2027 pari a 500 milioni.
Bilanci in perdita per il golf
Senza dubbio dal 2016 la Federazione Italiana Golf ha visto crescere il proprio giro d’affari, con il fatturato ora arrivato a 20 milioni grazie all’aumento dei fondi statali e a un ricco contratto stipulato con Infront che ha acquistato i diritti commerciali per l’evento.
In parallelo però sono aumentate per la Fig anche i costi. Oltre alle spese per l’organizzazione della Ryder Cup, c’è anche il montepremi dell’Open d’Italia passato da 1,5 milioni di dollari a 7 milioni.
La conseguenza è stata quindi che il bilancio 2016 della Federgolf si è chiuso con un passivo di 4.440.842 euro. A pesare come scritto nel documento, sono soprattutto l’incremento dei costi per l’attività sportiva e quelli sostenuti per la candidatura all’assegnazione della Ryder Cup 2022.
Sempre in rosso ma con un passivo più contenuto è stato il bilancio 2017, che è stato chiuso con un segno meno pari a 1.438.779 euro. In totale quindi negli ultimi due anni la perdita totale è stata di 5.879.621 euro.
I primi effetti positivi della Ryder Cup comunque sembrerebbero iniziare a vedersi, visto che il bilancio preventivo 2018 farebbe segnare un utile pari a 240.000 euro facendo così ben sperare per una inversione di tendenza per il futuro.
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