Google Inbox: che cos’è e come ottenere un invito

Federico Tesio

27 Ottobre 2014 - 09:30

Si chiama Inbox ed è la nuova app per Android, iOS e Web con cui Google promette di rivoluzionare l’universo della gestione delle mail. Scopriamo assieme cos’è e come ottenere un invito per la mail app del futuro.

Google Inbox: che cos’è e come ottenere un invito

Nei giorni scorsi in molti hanno acclamato Google Inbox, accogliendo la nuova mail app di Google con entusiasmo e indicandola come il futuro delle mail. Ma che cos’è Google Inbox? Dall’accesso al momento limitato, scopriamone tutte le caratteristiche e come ottenere un invito per cominciare a utilizzare Inbox fin da subito col proprio indirizzo @gmail.com.

Che cos’è Google Inbox?

Di applicazioni mobile e per piattaforme web dedicate all’organizzazione, gestione e lettura delle proprie mail ce ne sono tanti, davvero tanti. Non è la prima volta che ve ne parliamo. Almeno sulla carta, anche Google Inbox è una mail app disponibile per Android, iOS e web. Presentata e disponibile da ormai tre giorni, a differenza di tutte quelle già in commercio Inbox non smette di fare parlare di sé. Qual è il suo segreto?

Google Inbox, il futuro delle mail?

Google Inbox non è una semplice app per la lettura delle mail. La vita della maggior parte delle persone è indissolubilmente legata al proprio indirizzo mail per lavoro, svago, organizzazione di viaggi ed eventi, contatti con la famiglia e così via. Maggiore il numero delle interazioni personali fisiche quotidiane, esponenzialmente più elevato sarà il numero di mail di cui dovremo tenere conto e rispondere. Il risultato? Molto spesso ci svegliamo al mattino e la prima cosa che facciamo è controllare la mail, andiamo a dormire e il nostro ultimo pensiero è di nuovo alla nostra casella postale virtuale. Finire dunque per compromettere la propria relazione con le nostre caselle di posta è più facile di quanto si creda, con conseguente mole di stress generato da gestire.

Google, sempre attenta e al fronte mail, vuole a tutti i costi rivoluzionare il modo con cui approcciamo le nostre caselle di posta. Non più una lista di parole a cui dobbiamo rispondere, cestinare, segnalare come spam, archiviare, etichettare, filtrare, ma una lista di conversazioni e lettere, una serie di «to do» motivazionali e un’assegnazione automatica di priorità volte a risparmiarci tempo, fatica e pazienza.

Come funziona Google Inbox?

Una volta installato Google Inbox sul proprio dispositivo, vi verrà chiesto di effettuare il login col vostro indirizzo rigorosamente @gmail.com. A questo punto l’app comincerà a esaminare automaticamente tutti i vostri archivi.

Nel giro di pochi secondi tutte le vostre conversazioni verranno suddivise in bundle, pacchetti definiti in base al contenuto simile («aggiornamenti», «famiglia», «viaggi», «acquisti» sono solo alcuni dei possibili pacchetti). Ogni bundle sarà comunque personalizzabile e potrete eliminare quelli indesiderati in ogni momento. Noterete subito il design completamente rinnovato che ricorda quello Material di Android 5.0 Lollipop. Chiara, semplice ed elegante, accompagna l’apertura di una mail con una animazione fluida e un restyle delle più classiche opzioni relative alla gestione delle mail, dal chiudi al rispondi a tutti.

Se la pazienza non è il vostro forte, e non amate investire tempo nella creazione di nuove etichette e filtri, Google Inbox potrà farlo automaticamente per voi, proponendovi una serie di filtri ed etichette in base alle vostre email che potrete personalizzare e su cui si modellerà il client con la ricezione di nuove mail.

Mail lette o... lette

Con Inbox scompare il concetto di mail non letta: una mail visualizzata non potrà più regredire manualmente allo stato di non letta. Questa minima ma innovativa scelta vuole portare l’utente a vedere ogni singola interazione elettronica come un’azione a cui deve corrispondere una reazione. Oggi, più tardi, domani. La funzione di snooze permetterà di posticipare la ricezione di una mail già ricevuta nel futuro, ritrovandola così puntuale a una data ora e momento da noi selezionati.

Il concetto stesso di cancellazione delle mail viene reinventato: Google non vuole che si perda tempo a cancellare quotidianamente le mail che diventano prive di contenuto valido od obsolete. Per questo il sistema di flag permetterà di archiviare le mail intendendole come azioni a cui ho già preso parte. La mail così marcata rimarrà dunque parte della storia della nostra casella elettronica ma al contempo archiviata. È nuovo sistema di pensare la casella mail stessa. Nel processo verremo aiutati da swipe intuitivi e dal sistema di reminder che ci permetterà di impostare avvisi personalizzabili per pressoché qualsiasi cosa.

Come posso ottenere dunque un invito a Google Inbox?

Nonostante ci siano ancora parecchie cose da migliorare (l’app su iOSpresenta ancora problemi di compatibilità, il classico calendario di Google non è stato integrato) vale sicuramente la pena di provare Google Inbox. Il problema è che si può accedere all’app e scaricarla sui propri dispositivi esclusivamente su invito.

Ricevere un invito può essere molto semplice se avete un amico o conoscente che già ne fa uso e disposto a inviarvi un invito manuale. In alternativa, potete richiederne una direttamente dal sito ufficiale di Google Inbox.

Nelle ultime ore sono addirittura comparse chiavi di accesso in vendita su ebay a circa 50 dollari l’una. Sui social network più in voga, usando l’hashtag #googleinbox è possibile poi catturare l’attenzione di qualche generoso utente che provvederà a inoltrare un invito alla vostra casella @gmail.com

Avete già provato Google Inbox? Fateci sapere cosa ne pensate con un commento! Vi lascio col breve ma pratico video prodotto da Google e sottotitolato in italiano per presentare la sua nuova mail app.

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