Alcuni revisori che si occupano della valutazione dei bilanci delle banche elleniche stimano che il pacchetto di salvataggio da 25 miliardi debba essere utilizzato pienamente; i dati economici però mostrano segnali di ripresa.
Secondo alcuni revisori incaricati di valutare i bilanci delle banche greche, l’ultimo pacchetto di salvataggio stanziato dai creditori internazionale da 25 miliardi di euro per salvare le banche elleniche potrebbe essere appena sufficiente per la ricapitalizzazione degli istituti di credito.
Al momento un “Quality Review Asset” sui libri contabili delle banche è ancora in corso da parte dei funzionari della BCE, ma un risultato molto negativo delle analisi di bilancio potrebbe veder costrette le banche elleniche a manovre per aumentare il capitale come la vendita delle attività in bilancio.
Il piano di salvataggio è imminente. A quali cifre?
L’ultimo pacchetto di salvataggio stanziato dai creditori internazionali (FMI, BCE, Commissione europea) ha assegnato fino a 25 miliardi di euro alle principali banche del paese: Banca Nazionale di Grecia, Piraeus Bank, Eurobank Ergasias e Alpha Bank. Gli addetti ai lavori ritengono importante che venga effettuata una valutazione dei bilanci delle banche aderente il più possibile allo stato delle cose ed affidabile, al fine di limitare eventuali ulteriori prestiti da parte della Troika e a tutela dei cittadini europei.
L’audit in corso in questi in giorni è incentrato sull’identificazione di possibili errori di valutazione delle attività già esistenti, piuttosto che sulle potenziali perdite derivanti da uno scenario sfavorevole.
L’intenzione della BCE è che l’iniezione di denaro ripristini la fiducia tra i depositanti in modo da recuperare gran parte della liquidità di cui gli istituti di credito ellenici al momento sono sprovvisti.
Secondo il quotidiano ellenico Kathimerini, il buco finale delle banche greche si assesterà attorno ai 20 miliardi di euro, dopo che il premier Tsipras a luglio aveva stimato la cifra necessaria per le banche greche nell’ordine dei 15 miliardi.
Secondo un funzionario della Banca Centrale Greca, però, la revisione dei conti è in corso e quindi non c’è alcuna conclusione sulle potenziali carenze delle banche e ogni discorso di cifre è pura speculazione.
Grecia: segnali macroeconomici positivi
Dopo la conferma alle elezioni di Alexis Tsipras, i mercati hanno reagito positivamente con il rendimento dei bond ellenici sceso all’8%, dato che segue la rilevazione secondo cui il PIL del paese è inaspettatamente cresciuto del 0,9% nel secondo trimestre di quest’anno rispetto al trimestre precedente.
Il debito pubblico ellenico si attestava ad aprile a 301,5 miliardi, 168,8% del Pil, in calo rispetto al 177,1% del 2014.
Secondo Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza,
“le quattro maggiori banche del paese ellenico sono in una condizione migliore delle aspettative perché le passività sono state totalmente ristrutturate.”
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