La Grecia ha finalmente ottenuto la promozione di Moody’s e i rendimenti dei titoli di Stato ne hanno immediatamente risentito. Quale futuro per il Paese? Lo spiegano gli analisti.
Per la Grecia è finalmente arrivata la tanto attesa promozione degli analisti di Moody’s.
L’agenzia statunitense ha scelto di alzare il giudizio sulla qualità del credito di Atene, operando una revisione al rialzo del rating da Caa2 a B3.
Pressoché immediata la reazione dei titoli di Stato greci, con il rendimento del decennale che ha subito iniziato a viaggiare in controtendenza rispetto al resto d’Europa. Gli esperti, però, non si sono limitati ad una mera revisione del rating: per Moody’s anche l’outlook della Grecia rimane positivo.
I motivi dell’attesa promozione
Dopo quella di Fitch, la promozione di Moody’s ha permesso alla Grecia di tirare un altro sospiro di sollievo. Le decisioni degli esperti si sono basate su alcune considerazioni di fondo che a loro volta hanno portato a galla la necessità di rivedere il rating su Atene.
Tra le citate considerazioni sicuramente quelle sui significativi miglioramenti fiscali e istituzionali nell’ambito di quel programma di aggiustamento che, stando alle previsioni di Moody’s, sarà ben sostenuto nei prossimi anni. Questi miglioramenti, a loro volta, dovrebbero contribuire alla ripresa dell’economia e del settore bancario.
Gli esperti sono convinti che la Grecia concluderà con successo il terzo programma di salvataggio e tornerà ad autofinanziarsi con abilità sui mercati. L’uscita da quel pantano che ha reso necessari i pacchetti di aiuti ad Atene sarà altresì sostenuta dai creditori dell’Eurozona che permetteranno al debito di respirare.
A determinare la promozione di Moody’s sono state anche le considerazioni in merito al rischio di un nuovo default che dovrebbe essere ormai scemato, così come il rischio di un deragliamento dei progressi compiuti fino a questo momento.
Come già accennato, i rendimenti dei titoli di Stato hanno immediatamente reagito alla promozione della Grecia da parte di Moody’s: il decennale ha perso più di 6 punti percentuali e sta scambiando al 4,35%, mentre il quello a 5 anni ha perso oltre il 3%.
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