In Grecia riaprono le banche, ma restano i limiti ai prelievi. Vengono implementate le riforme del primo pacchetto approvato a Bruxelles e scatta l’aumento dell’IVA dal 13 al 23%. Merkel ostile al taglio del debito.
Dal 29 giugno 2015, riaprono oggi le banche in Grecia. Sono trascorse tre settimane di sofferenza per il popolo ellenico, che dovrà fare i conti con le nuove limitazioni sul capitale.
La Grecia cerca di ritornare alla normalità, adottando le riforme accettate a Bruxelles nell’accordo Grecia-UE.
Grecia: riaprono le banche. Cosa cambia?
Il Ministero dell’Economia ellenico, in accordo con la Banca Centrale Europa, ha stabilito un nuovo tetto massimo per i prelievi presso i bancomat. Contro i 60 euro delle settimane scorse, si parla di 420 euro settimanali, prelevabili in un’unica soluzione. Una modifica di capitale, seppure non molto diversa dal tetto imposto prima.
Per i possessori di carte di credito elargite dagli istituti di credito ellenici, sarà possibile effettuare pagamenti, all’interno dei confini nazionali. Sono accettati, inoltre, i pagamenti tramite assegno e sono, nuovamente, aperte le cassette di sicurezza.
Non vengono effettuati pagamenti in uscita di bonifici internazionali.
Qual è il motivo di queste misure restrittive per i pagamenti? La riposta è semplice: si cerca di evitare la fuga di capitale ellenico all’estero e il, conseguente, prosciugamento delle finanze bancarie. Per risollevare le sorti, in materia di capitale, si attende la ricapitalizzazione di 25 miliardi di euro.
D’altro canto, la Grecia sta ancora aspettando il prestito ponte, o di salvataggio, per sanare il debito che ha nei confronti del FMI, scaduto alla fine di giugno, e quello alla BCE. Si parla di un prestito pari a 7 miliardi, che verrà, probabilmente, elargito fra qualche giorno.
Fra i cambiamenti che potrebbero apparire positivi, si stagliano anche quelli negativi:
la Borsa di Atene, chiusa anch’essa dal 29 giugno, non riapre.
Da oggi in Grecia verrà applicato l’aumento dell’IVA, accettato a Bruxelles durante l’accordo con i creditori. L’IVA aumenta dal 13 al 23% e interessa i generi alimentari, inclusi gli oli diversi da quello di oliva, i consumi e i servizi funerari.
Grecia, Merkel: no al taglio del debito greco
Il Fondo Monetario Internazionale ha proposto, in tutti i modi possibili, di ridimensionare il debito pubblico ellenico, suggerendo dei tagli, ma la Germania di Angela Merkel si oppone categoricamente ad una soluzione del genere. Si pensa di ammorbidire e arrotondare il debito, ma non prima che la Grecia abbia messo in atto tutte le riforme accordate a Bruxelles con i creditori interazionali. Si parla di attendere, almeno, fino al prossimo autunno.
Grecia: i prossimi appuntamenti
E’ stato fissato a mercoledì l’appuntamento del Parlamento ellenico per votare il secondo pacchetto di riforme proposto dai creditori, al fine di risanare le sorti, quanto più precarie, della Grecia.
Per il prossimo autunno, invece, è probabile che siano indette le elezioni politiche anticipate, poiché l’equilibrio politico, a seguito dei vari eventi susseguitisi sul territorio ellenico, è ormai instabile.
Secondo alcuni sondaggi, il partito di Alexis Tsipras risulta ancora in vantaggio, con un varo di consensi pari al 40%, d’altra parte non si esclude un ritorno di Varoufakis che ha dichiarato:
«ci sono 140mila persone che hanno votato per me, penso di essere il parlamentare più votato di tutta la Grecia nelle ultime elezioni. Glielo devo, resterò qui, devo combattere per la causa greca e per il 61,5% che ha votato no al referendum».
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