Green pass obbligatorio per tutti, anche saloni di parrucchieri, barbieri e centri estetici. Stipendio sospeso per chi entra senza, multe fino a 1.000€. Cosa cambia per i clienti? Ecco le regole.
Il green pass serve anche per andare dal parrucchiere o dall’estetista? Il governo ha approvato il nuovo decreto che estenderà a tutti i luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, l’obbligo di certificato all’ingresso. La norma entrerà in vigore dal 15 ottobre, quindi anche i saloni di bellezza hanno tempo un mese per adeguarsi. Intanto molte regole sono cambiate dal 1° settembre, con l’obbligo di mostrare il green pass per scuola, treni, aerei oltre che per ristoranti, bar, palestre ecc.
Ecco le regole sul green pass per parrucchieri, barbieri, estetisti e i loro clienti.
Green pass per parrucchieri e centri estetici: le regole
Attualmente il green pass non è obbligatorio per andare al lavoro in saloni di parrucchieri, barbieri e centri estetici, e neanche i clienti che vanno a farsi una piega, un taglio, una tinta, la ceretta o la manicure devono avere il certificato.
Dal 15 ottobre, però, cambiano alcune regole. Tutte le categorie di lavoratori in Italia, pubblici, privati e autonomi e volontari compresi, dovranno mostrare il certificato per avere accesso al luogo di lavoro. Chi è senza green pass perché non lo ha ottenuto o ne risulta privo al momento dell’entrata, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della Certificazione Verde con stop alla retribuzione. Dopo 5 giorni di assenza il rapporto di lavoro è sospeso. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per coloro che sono colti senza la Certificazione sul luogo di lavoro è prevista la multa da 600 a 1.500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari previste dai diversi ordinamenti di appartenenza.
Novità anche sul fronte validità del green pass: dal 15 ottobre il certificato ottenuto tramite tampone molecolare dura 72 ore e non più 48 ore come il tampone rapido. Inoltre sono stati fissati prezzi calmierati per i tamponi rapidi in farmacia che costeranno 15 euro per le persone dai 18 anni in su e 8 euro per i minorenni.
Dove è obbligatorio il green pass
Il green pass, o certificazione Covid-19, viene rilasciata a chi si vaccina, chi attesta la guarigione dal virus o a chi effettua un tampone rapido o molecolare. Il pass fino al 14 ottobre è la condizione necessaria per:
- consumare in bar e ristoranti al tavolo al chiuso;
- partecipare a concerti, matrimoni, cerimonie ed eventi;
- andare al museo e altri luoghi dell’arte e della cultura;
- andare al cinema e al teatro;
- frequentare palestre e piscine al coperto;
- andare a scuola, per insegnanti e personale scolastico;
- andare all’università, per insegnanti, personale tecnico-amministrativo e studenti;
- prendere treni, pullman a lunga percorrenza, navi e aerei
- andare in centri termali, spa e parchi tematici e di divertimento;
- entrare in sale da gioco, bingo, casinò;
- partecipare ai concorsi pubblici.
Nell’elenco dei luoghi in cui il green pass è attualmente obbligatorio non compaiono quindi parrucchieri, barbieri e centri estetici, dove si può andare senza mostrare alcuna certificazione. In questi luoghi, tuttavia, valgono le normali regole di prevenzione contro la diffusione del Covid-19 quali il distanziamento, l’uso della mascherina, l’igienizzazione delle mani all’ingresso e la misurazione della temperatura corporea.
Green pass non serve nei centri estetici ma è obbligatorio nei centri benessere
Mentre estetiste e parrucchieri non devono chiedere il green pass ai loro clienti, le cose cambiano per centri benessere e spa. per la cura della persona.
Indipendentemente dai trattamenti erogati, nei centri per il benessere fisico (identificati con codice ateco 96.04.10) il green pass è sempre obbligatorio, come ha chiarito Confartigianato in una nota pubblicata ad agosto.
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