Secondo uno scoop del Washington Post, il colosso cinese Huawei avrebbe violato le sanzioni statunitensi aiutando il regime nordcoreano a costruire la rete wi-fi nazionale
Nuove accuse dagli Stati Uniti a Huawei Technologies. Stavolta, però, non arrivano dal presidente Donald Trump, ma dal Washington Post. Il colosso tecnologico cinese, insieme alla controllata da Pechino Panda International, avrebbe segretamente aiutato la Corea del Nord a costruire e mantenere il proprio wi-fi nazionale. Le indiscrezioni, se corrispondenti alla realtà, potrebbero avere impatti sulla guerra commerciale e, per certi versi, avvalorare le criticate scelte protezionistiche di Trump.
Aiuti da Huawei a Pyongyang per sviluppo wi-fi
Il Washington Post, testata controllata da Jeff Bezos, ha rivelato che Huawei, maggiore produttore di componenti per le telecomunicazioni, avrebbe fornito aiuto a Kim Jong-un per lo sviluppo della connessione wireless nazionale e di altri progetti che coprivano in totale un arco di otto anni.
Un recente ban di Donald Trump ha impedito alle aziende statunitensi di fare affari con Huawei senza speciali licenze, ma prima di allora i prodotti tecnologici degli Stati Uniti viaggiavano in Cina senza troppi problemi. Il report solleva quindi domande relative alla violazione del divieto statunitense di fornire equipaggiamenti al regime nordcoreano, sanzionato a causa del suo programma nucleare e delle violazioni dei diritti umani. Negli scorsi giorni si è tenuto un meeting alla Casa Bianca fra il ministro del Tesoro Steven Mnuchin e le big tech per decidere delle relazioni con Huawei.
Secondo la testata di Bezos, il ministero del Commercio ha avviato le indagini sui rapporti fra Huawei e Corea del Nord sin dal 2016, ma non ne ha mai parlato pubblicamente e non ha commentato nemmeno in questa occasione. Huawei ha già subito una simile accusa, di aver cioè violato le sanzioni statunitensi sull’Iran. La compagnia cinese ha detto di non avere alcun affare in corso nel Regno Eremita, e si è detta impegnata a rispettare tutte le regolazioni e sanzioni delle Nazioni Unite, degli Stati Uniti e dell’Unione Europea.
Le rivelazioni potrebbero aumentare la diffidenza dei governi occidentali nei confronti di Huawei, sospettata di spiare gli utenti per conto del governo cinese. Sospetti che potrebbero spingere Ue e USA a escludere totalmente il colosso dalla nuova generazione di 5G.
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