I pensionati più ricchi d’Italia vivono tutti al nordest. C’è un motivo. Ecco qual è e la classifica
La CGIA di Mestre ha redatto la classifica delle province che ospitano i pensionati più ricchi d’Italia. Sono tutte al nord e sono state caratterizzate dalla presenza di grandi imprese che hanno fatto lievitare l’importo pensionistico medio dei loro abitanti. Perchè? Perché queste aziende hanno sempre pagato contributi previdenziali e retribuzioni di fine carriera più alte rispetto a quelle delle piccole realtà produttive.
I pensionati più ricchi del Paese sono tutti al nordest e, come sottolinea l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese:
Tra le 13 province nordestine solo a Rovigo l’importo medio è inferiore ai 1.000 euro (precisamente pari a 942 euro).
Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA, fa notare che:
“Viviamo in un Paese in cui la vita media si è allungata molto negli ultimi decenni. Si tratta, ovviamente, di una buona notizia per tutti, anche se non bisogna dimenticare che comporta dei risvolti economici purtroppo negativi. Nei prossimi decenni assisteremo, infatti, ad un aumento della spesa pensionistica, sanitaria, assistenziale e farmaceutica. Se, anche nel Nordest, non riusciremo ad ampliare la base occupazionale, difficilmente il sistema nel suo complesso troverà un equilibrio finanziario duraturo”.
I dati
Secondo lo studio condotto dalla CGIA, i pensionati (del settore privato) più ricchi d’Italia vivono a Trieste, a Venezia e a Gorizia.
Nella provincia giuliana, l’assegno medio è pari a 1.236 euro, in laguna a 1.200 euro, mentre nel goriziano ammonta a 1.142 euro.
Per quanto riguarda invece il numero di pensioni del settore privato:
in termini assoluti è Verona a registrare il più alto numero di pensioni del settore privato presenti a Nordest: al 1° gennaio 2014 la provincia veronese ne contava 160.656; seguono quelle di Vicenza con 154.197 e di Treviso con 154.034.
Infine, l’associazione sottolinea che, tra il 2002 e il 2012 in quattro città situate al nordest il numero totale delle pensioni è salito di:
- Vicenza: 14,6%,
- Padova: 9,9%,
- Venezia: 7,8%
A Trieste, invece, si è registrata la contrazione più marcata: -8,9%.
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