Preti, matrimonio e celibato, una questione assai dibattuta. Nella religione cristiana ai preti è vietato sposarsi e avere una famiglia, ma non per tutti è così. Vediamo cosa dice la legge sul celibato e chi è tenuto a rispettarlo.
I preti si possono sposare? Perché alcuni sì e altri no?
Sulla possibilità di eliminare l’obbligo di celibato per i preti si torna spesso a discutere e talvolta il Vaticano ha mostrato dei timidi segni di apertura. Tuttavia per i preti che professano la religione cristiana vige ancora il divieto di contrarre matrimonio e di avere quindi una propria famiglia, anche perché i ministri di culto cristiano sono tenuti a rispettare il voto di astinenza sessuale.
Per molti si tratta di un divieto inutile ed anacronistico che andrebbe abolito, per altri invece, tra cui il papa emerito Ratzinger, il celibato per i preti è irrinunciabile e fondamentale a garantire la massima attenzione verso i fedeli e una maggiore vicinanza spirituale con Dio.
Tuttavia queste rigide regole trovano spesso delle eccezioni, per esempio i pastori protestanti e i rabbini possono sposarsi e avere figli, come avviene anche in molte altre parti del mondo.
Vediamo in cosa consiste l’obbligo del celibato e come mai i preti non possono sposarsi.
Preti e matrimonio, cosa prevede il celibato?
La religione Cristiana impone ai preti e alle suore di non sposarsi e di non avere figli, ma di dedicarsi in maniera totale alla comunità dei fedeli, astenendosi dalla vita sessuale.
L’obbligo del celibato dei ministri di culto, dunque, è una tradizione fortemente sentita, soprattutto nel nostro Paese, anche se in molti altri Stati preti, rabbini, pastori di altre confessioni religiose si sposano normalmente e procreano come tutti gli altri, senza per questo venire meno agli obblighi della loro religione.
Per questa ragione spesso anche in Italia si apre il dibattito circa la possibilità abolire l’obbligo di celibato e di astensione sessuale e di concedere anche ai preti di sposarsi e avere dei figli. In più occasioni papa Bergoglio si è mostrato favorevole ad aprire un dibattito sull’argomento, cosa che però non piace affatto alla frangia più conservatrice del cristianesimo, in primis a Ratzinger, suo predecessore, che ha da poco annunciato un libro in cui espone i motivi per i quali i preti non possono assolutamente rinunciare al celibato ecclesiastico.
Perché i preti non possono sposarsi?
A questa domanda non vi è una risposta univoca, infatti ci sono diverse tesi e diverse interpretazioni. Dobbiamo precisare che il celibato ecclesiastico non si è sviluppato al tempo della nascita del Cristianesimo, ma è una regola sorta in un momento successivo all’interno della Chiesa cristiana d’occidente. Le ragioni di questa imposizione sono diverse: secondo i sostenitori del celibato, se preti e suore potessero sposarsi come tutti gli altri e avere una propria famiglia sarebbero meno propensi a dedicarsi ai fedeli in maniera totale, inoltre questo aumenterebbe il rischio di cadere nel peccato dato che i ministri di culto devono tradizionalmente astenersi dall’attività sessuale.
I tempi però cambiano e le situazioni si evolvono, quindi non si può escludere a priori che in futuro, prossimo o lontano, anche i preti cristiani potranno sposarsi come i pastori protestanti e i rabbini.
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