I risparmi degli italiani sono in pericolo con il fondo salva-Stati?

Flavia Provenzani

2 Dicembre 2019 - 15:53

Il MES è una strategia di salvataggio delle banche tedesche per evitare che la Germania paghi, al contrario di quanto fatto dall’Italia? I risparmi degli italiani sono davvero a rischio con il fondo salva-Stati?

I risparmi degli italiani sono in pericolo con il fondo salva-Stati?

I risparmi degli italiani, ad oggi, sono in pericolo per effetto delle modiche inserire alla proposta di riforma del MES?

Il fondo salva-Stati sta per diventare un fondo salva-banche a tutto vantaggio del comparto bancario tedesco?

Il Presidente Conte, in occasione del suo intervento in Parlamento a chiarimento sulla questione MES, ha confermato che con le modifiche in bozza il fondo salva-Stati diventerà sempre di più un fondo salva-banche.

Diventa dunque lecito chiedersi se questa possa essere una strategia, guidata dalla potente Germania, per evitare che il Paese paghi per le sue banche a rischio default. A pagare, secondo la normativa europea, dovrebbero essere i cittadini tedeschi, ma la procedura potrebbe essere evitata proprio grazie al MES, facendo pagare l’Eurozona intera, e quindi anche l’Italia.

Fondo salva-Stati, un favore alle banche tedesche?

Oggi, come sottolineato da Giorgia Meloni durante l’interrogazione parlamentare odierna, le banche europee più esposte sono quelle tedesche, per effetto della forte esposizione sul fronte dei derivati.

L’UE ha portato avanti una politica assai rigida con le banche esposte ai NPL, prime su tutte quelle italiane, meno con gli istituti con in tasca un’enorme quantità di derivati.
Le conseguenze sono note ai più: gli italiani sono stati costretti a salvare le proprie banche con i propri soldi, alla luce delle norme europee sui salvataggi bancari.

Stessa sorte, tuttavia, potrebbe non spettare alle tasche dei tedeschi. La Brexit potrebbe essere il detonatore che farà saltare le banche in Germania - prima su tutte Deutsche Bank - ma l’economia tedesca potrebbe essere salvata proprio dal MES, con i soldi provenienti dai contributi del Paesi membri dell’Eurozona, e quindi anche con i soldi degli italiani.

Allarme sui titoli di Stato italiani: un nodo da sciogliere

Con la modifica dei trattati, come sottolineato da Meloni e confermato da Conte, ci si apre alla possibilità che gli Stati che dovessero accedere al MES possano essere costretti a veder ristrutturato il proprio debito.

Se oggi dicessimo a chi vuole comprare i titoli di Stato italiani che domani potremmo essere costretti a ristrutturare il nostro debito, l’impatto sull’economia italiana sarebbe imprevedibile, spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia.

È noto che chi decide di comprare BTp sa che possono esistere due scenari: o l’Italia, a scadenza, pagherà, o non pagherà poiché il Paese è entrato in default. Nessuno, ad oggi, prende in considerazione che l’Italia vada in default, e i titoli di Stato italiani vengono venduti. Ma se dovesse essere chiaro già da oggi che il capitale investito potrebbe non essere rimborsato, anche solo per una percentuale di esso, lo scenario sarebbe radicalmente diverso.

E se l’Italia un giorno dovesse aver bisogno e accedere al fondo salva-Stati - considerato che il 70% del debito italiano è detenuto dalle banche italiane - “è ragionevole ritenere che quelle banche potrebbero entrare in deafult”. E i meccanismi europei, tra tutti il bail in, prevedono che, in caso di default delle banche, a pagare siano (anche) i correntisti.

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