Conto Arancio (ING): è scattata l’indagine per il reato di riciclaggio. La banca nel mirino della Procura di Milano
Il caso Conto Arancio (ING Italia) ha sollevato le perplessità della Procura di Milano che, due giorni dopo le dichiarazioni di Bankitalia, ha avviato una vera e propria indagine.
A riportarlo alcune fonti a conoscenza della materia che sono tuttavia rimaste anonime anche data la delicatezza dell’argomento.
Nel momento in cui Via Nazionale ha imposto alla succursale italiana di ING di astenersi dall’intraprendere relazioni con i nuovi clienti, in molti si sono interrogati sulle conseguenze e sugli effetti di queste decisioni.
Qualcuno ha addirittura sollevato lo spettro di un blocco dei conti, ipotesi però scongiurata dalla stessa società che ha confermato il regolare svolgimento delle attività e il mantenimento della piena funzionalità.
ING Italia sotto indagine: i motivi
Le indagini della Procura su ING Italia hanno trovato ragion d’essere nelle citate pronunce di Bankitalia, che ha evidenziato gravi carenze nell’osservanza della normativa antiriciclaggio e pertanto ha imposto alla società di non intraprendere relazioni con nuovi clienti.
Dopo due giorni di discussioni sull’argomento e (ancora secondo le voci) dopo le richieste giunte da clienti di diversi Paesi europei che hanno denunciato di essere finiti nel mirino di truffe online, le autorità milanesi hanno scelto di avviare un’inchiesta contro ING per accertare l’effettiva sussistenza del reato di riciclaggio.
Al momento in cui si scrive l’indagine è ancora a carico di ignoti ma è probabile che l’iscrizione di ING Italia nel registro degli indagati avverrà già nella giornata di oggi. Per ora, comunque, le indiscrezioni di stampa non sono state né confermate né smentite dai diretti interessati.
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