In poche parole: un fondo nel quale l’Italia ha versato decine di miliardi di euro, che ci presterebbe denaro applicando tassi di interesse e imponendo un piano di riforme lacrime e sangue.
Il MES in sintesi: un fondo privato in cui l’Italia ha versato decine di miliardi di euro ottenuti con introduzione dell’IMU ed emissione di debito su cui paghiamo interessi.
Nel momento in cui dovessimo accedervi, i soldi (gli stessi che ci abbiamo messo noi) ci verrebbero prestati e pagheremo un interesse. In più, ci vincoleremo a dover mettere in atto riforme che con buona probabilità diminuiranno la nostra capacità di rifondere tutti e due i debiti.
Il tutto perché sarebbe davvero troppo complesso, ai limiti del fantascientifico, sciogliere il fondo, riprendersi i propri soldi per affrontare l’emergenza senza fare nuovo debito e poi, se ne servissero altri, emettere Btp a lunga scadenza che la BCE, dopo la gaffe della Lagarde, si è già vincolata ad acquistare illimitatamente (altrimenti confermerebbero di non essere lì per chiudere gli spread e ciao Europa).
Nel frattempo con tutti a casa stai annichilendo il PIL e nelle settimane usate per trovare questo meraviglioso accordo secondo cui, se necessario, userai il MES, non hai messo in atto nessuna misura davvero significativa per sostenere la popolazione ed evitare che migliaia imprese finiscano per non riaprire a fine quarantena, con conseguente ulteriore perdita di PIL e posti di lavoro che magicamente con il passare dei mesi diventeranno perdita di gettito fiscale e quindi ulteriore peggioramento del rapporto debito/PIL sulla base del quale lo stesso MES, se sarà nel frattempo stato utilizzato (e non si vede come non possa essere così visto che è la soluzione condivisa con cui se ne sono usciti), imporrà riforme lacrime e sangue già viste in Grecia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
