Il salario minimo potrebbe sostituire il reddito di cittadinanza per molti, nel momento in cui la paga oraria viene aumentata. La proposta della ministra del Lavoro Nunzia Catalfo nella bilaterale con il commissario Ue per il lavoro Schmit
Il salario minimo sostituirà il reddito di cittadinanza? La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo punta ancora sui due cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle.
L’obiettivo di inserire un salario minimo orario che sia al di sopra della soglia di povertà per far sì che tutti i lavoratori abbiano pari dignità.
La ministra Catalfo ha lasciato le dichiarazioni al termine della bilaterale che nella giornata del 25 febbraio presso il ministero del Lavoro con il commissario Ue per il lavoro Nicolas Schmit in cui si è parlato proprio di salario minimo, contrattazione collettiva, reddito di cittadinanza e diritti dei riders.
Il salario minimo orario, nella proposta originaria dei 5 Stelle, sarebbe stato fissato a 9 euro, ma secondo le ultime notizie potrebbe scendere.
Il salario minimo potrà superare il reddito di cittadinanza? Vediamo cosa ha detto Catalfo al termine dell’incontro.
Il salario minimo sostituirà il reddito di cittadinanza? In parte sì
Il salario minimo di cui si discute in questi giorni avrà l’obiettivo di superare in parte il reddito di cittadinanza.
La ministra del Lavoro Catalfo vuole portare il salario minimo orario verso una cifra ben definita in modo da garantire una retribuzione dignitosa a tutti i lavoratori anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza.
Il fatto che moltissimi siano beneficiari del reddito di cittadinanza con un reddito familiare molto basso indica che pur lavorando la loro paga non sia affatto sufficiente.
Di conseguenza introducendo il salario minimo si può superare il reddito di cittadinanza perché molti beneficiari potrebbero non averne più bisogno. Così la ministra al termine dell’incontro con Schmit ha infatti dichiarato:
«Sono per stabilire una soglia di sufficienza identica per tutti i settori, che deve essere superiore alla soglia di povertà, in quanto i dati ci confermano che ci sono persone in Italia che hanno il reddito di cittadinanza essendo di fatto lavoratori a basso salario».
E ha poi aggiunto:
«Bisogna che ci sia un rialzo dei salari proprio perché se si lavora si deve avere la possibilità di avere un reddito che consenta una vita dignitosa».
Salario minimo rafforzando la contrattazione collettiva
L’introduzione del salario minimo che potrebbe per molti sostituire il reddito di cittadinanza non comprometterebbe e non svilirebbe la contrattazione collettiva, ma la rafforzerebbe.
Nella bilaterale con Schmit si è discusso anche di questo in merito al salario minimo europeo. Il commissario Ue ha infatti dichiarato:
«Si tratta di iniziative per rafforzare i contratti e la contrattazione. Con la normativa Ue non c’è nessuna intenzione di avere un impatto negativo, cioè ribasso dei salari. C’è totale rispetto della contrattazione, intendiamo sostenerla. L’obiettivo è al contrario aumentare i salari bassi anche in alcuni Paesi dove sono tali da non consentire una vita decente.»
Inoltre, come ha scritto la stessa ministra Catalfo sulla sua pagina Facebook al termine della bilaterale in cui si è parlato anche della normativa italiana per la tutela dei riders che il commissario ha apprezzato. La ministra ha scritto:
«Mi ha fatto molto piacere, inoltre, che il Commissario abbia apprezzato la norma che abbiamo varato per tutelare i riders: a settembre a Bruxelles verrà organizzata una grande conferenza per discutere di una proposta di legge europea per dare maggiori garanzie e tutele ai lavoratori delle piattaforme. Raccolgo già da ora con piacere l’invito a partecipare che mi ha rivolto il Commissario Schmit.»
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