Sai qual è il Paese europeo con il salario minimo più alto? E dove si guadagna di più in proporzione al costo della vita? Ecco le classifiche aggiornate.
Il salario minimo è quella paga oraria che secondo la legge deve essere garantita a ogni lavoratore. Al di sotto di questa soglia, quindi, non si può andare. In Europa la maggior parte degli Stati lo prevede, a eccezione di Italia, Austria, Danimarca, Finlandia e Svezia.
Nonostante i tentativi fatti dal Centrosinistra, infatti, in Italia non sono stati fatti passi in avanti rispetto all’introduzione di un salario minimo garantito dalla legge. La ragione è che nel nostro Paese a definire qual è lo stipendio minimo che deve essere garantito ai lavoratori è la contrattazione collettiva che secondo gli ultimi dati Cnel copre quasi il 100% dei settori. E dal momento che nella maggior parte dei casi la contrattazione collettiva già fissa uno stipendio superiore alla soglia dei 9 euro l’ora che si voleva introdurre come salario minimo, il governo non ha ritenuto necessario procedere in questa direzione, preferendo semmai un potenziamento degli strumenti già a disposizione.
Ma se guardiamo alla situazione in Europa è interessante vedere quali sono i Paesi con il salario minimo più alto e quelli che invece dove invece è più basso. Un’indicazione che ovviamente va analizzata anche sulla base del costo della vita di ogni singolo Paese: è vero, infatti, che solitamente dove si guadagna di più anche il costo della vita è più alto, limitando così il potere d’acquisto delle retribuzioni.
Il salario minimo in Europa, ecco la classifica dei migliori (e peggiori) Paesi
Secondo i dati Eurostat, aggiornati a gennaio 2025, i Paesi europei in cui è previsto un salario minimo si possono classificare in tre diversi insiemi. Nel dettaglio, il “gruppo uno” è quello in cui troviamo i Paesi con salario minimo sopra i 1.500 euro, di cui fanno parte Lussemburgo, Irlanda, Paesi Bassi, Germania, Belgio e Francia.
Nel “gruppo due”, invece, si scende di livello con i Paesi in cui il salario minimo mensile è compreso tra 1.000 e 1.500 euro. Ne fanno parte Spagna, Slovenia, Polonia, Lituania, Portogallo e Cipro. Un gruppo che nel 2024 era poco “popolato” visto che solo due Stati ne facevano parte: tuttavia, le ultime decisioni dei governi locali - incentivati anche dagli obiettivi prefissati dall’Unione Europea - hanno portato a un incremento generalizzato delle retribuzioni minime, aumentando l’elenco di chi si trova in questa fascia.
Non sono, invece, ancora riusciti a incrementare il salario minimo sopra i 1.000 euro, Paesi come Croazia, Grecia, Malta, Estonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania, che troviamo nel “gruppo tre”.
Di fatto abbiamo già “spoilerato” la classifica dei Paesi Ue con il salario minimo più alto. Ma vediamola nel dettaglio, guardando anche a quali sono le cifre minime garantite a ogni lavoratore:
- Lussemburgo - 2.638€
- Irlanda - 2.282€
- Paesi Bassi - 2.193€
- Germania - 2.161€
- Belgio - 2.070€
- Lussemburgo - €2.638
- Irlanda - €2.282
- Paesi Bassi - €2.193
- Germania - €2.161
- Belgio - €2.070
- Francia - €1.802
- Spagna - €1.323
- Slovenia - €1.254
- Polonia - €1.091
- Lituania - €1.038
- Portogallo - €1.015
- Cipro - €1.000
- Croazia - €970
- Grecia - €968
- Malta - €961
- Estonia - €886
- Repubblica Ceca - €826
- Slovacchia - €816
- Romania - €814
- Ungheria - €707
- Lettonia - €700
- Bulgaria - €551
Se invece consideriamo i Paesi candidati ad entrare nell’Unione Europea, la Turchia - con un salario minimo di 708 euro - è quella con la retribuzione minima più alta.
E se considerassimo anche il potere d’acquisto?
Come anticipato, non è detto che dove si guadagna di più c’è anche il maggiore potere di spesa. Solitamente, infatti, salari più alti corrispondono a un costo della vita elevato, riducendo così il potere d’acquisto delle retribuzioni. Sempre Eurostat però dà una risposta a questo dubbio esprimendo il salario minimo in PPS (Purchasing Power Standard), la moneta artificiale che consente di confrontare i dati sul reddito tra Paesi con diverso costo della vita.
La differenza è notevole: basti pensare che stando alla suddetta classifica un lavoratore in Lussemburgo ha diritto a uno stipendio minimo 5 volte maggiore rispetto a quello garantito in Bulgaria. Un divario che tuttavia, una volta entrato in gioco il potere d’acquisto, si riduce a 2,3 volte. Anche la classifica cambia: in termini di salario minimo, infatti, non è più il Lussemburgo il Paese migliore per lavorare, bensì la Germania. Ecco la classifica completa (espressa in Pps questa volta):
- Germania - 1.992 PPS
- Lussemburgo - 1.912 PPS
- Paesi Bassi - 1.876 PPS
- Belgio - 1.854 PPS
- Irlanda - 1.832 PPS
- Francia - 1.790 PPS
- Polonia - 1.652 PPS
- Spagna - 1.578 PPS
- Slovenia - 1.512 PPS
- Romania - 1.384 PPS
- Lituania - 1.312 PPS
- Grecia - 1.278 PPS
- Croazia - 1.254 PPS
- Cipro - 1.218 PPS
- Portogallo - 1.204 PPS
- Malta - 1.180 PPS
- Ungheria - 1.112 PPS
- Repubblica Ceca - 1.078 PPS
- Slovacchia - 1.042 PPS
- Lettonia - 1.012 PPS
- Estonia - 878 PPS
- Bulgaria - 799 PPS
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