Immigrazione, risarcimento danni ai migranti respinti verso Paesi a rischio

Isabella Policarpio

4 Dicembre 2019 - 09:52

L’Italia non può respingere i migranti verso territori a rischio. Gli immigrati respinti in modo illegittimo hanno diritto al risarcimento danni e alla protezione internazionale. Lo ha deciso il tribunale di Roma.

Immigrazione, risarcimento danni ai migranti respinti verso Paesi a rischio

Immigrazione, nuova sentenza del tribunale di Roma: gli immigrati respinti hanno diritto a chiedere il risarcimento danni e a presentare domanda di protezione internazionale in Italia. La sentenza in commento si fonda sul dettato Costituzionale e sui trattati internazionali stipulati dall’Italia, che vietano di respingere i migranti verso i Paesi di origine quando sono considerati a rischio. Dunque, chi viene respinto prima ancora che venga analizzata la sua richiesta di asilo può chiedere il risarcimento danni allo Stato.

La decisione proviene dal tribunale civile Roma, che nei giorni scorsi ha accolto il ricorso di Amnesty International e Asgi riguardo al respingimento di un gruppo di migranti avvenuto nel 2009 ad opera di una nave militare italiana.

Il Presidente del Consiglio e il Ministro della Difesa dovranno risarcire 15 mila euro per ciascun ricorrente. I dettagli della decisione.

Respingimento dei migranti illegittimo: così il Tribunale di Roma

Con una sentenza che sicuramente farà discutere, il tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso delle organizzazioni internazionali Amnesty International e Asgi sull’illegittimo respingimento verso la Libia di 89 migranti avvenuto nel 2009. All’epoca la decisione di spingere la nave verso le coste libiche fu presa da Roberto Maroni, l’allora Ministro dell’Interno, ed ebbe grande eco mediatica.

Quel respingimento però, secondo Amnesty Italia e Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) era illegittimo, per questo nel 2016 avevano fatto ricorso in tribunale. La decisione definitiva sul caso è arrivata solamente lo scorso 28 novembre, tre anni dopo: i giudici di Roma hanno accolto la richiesta e condannato le Autorità a risarcire i danni ai migranti.

La decisione, al momento, costituisce un unicum nell’ambito dell’immigrazione, e farà da precedente giudiziario a molte situazioni analoghe. Il tribunale, dunque, ha messo nero su bianco l’obbligo dell’Italia di rispettare i trattati internazionali nei quali si vieta il respingimento dei migranti verso Stati che violano i diritti umani.

Migranti, in arrivo il risarcimento danni

La sentenza del tribunale civile di Roma si conclude con la condanna a risarcire i danni ai migranti che sono stati respinti illegittimamente. Infatti tutti gli accordi internazionali ratificati dall’Italia impediscono il rimpatrio verso Paesi dove siano a rischio i diritti personali e civili, come appunto la Libia.

Il tribunale, dunque, ha accolto la richiesta di Amnesty International e Asgi di condannare lo Stato al risarcimento dei danni morali subiti: il Presidente del Consiglio e il Ministro della Difesa dovranno risarcire in solido 15 mila euro per ogni ricorrente, che sono in totale 14.

Oltre al risarcimento dei danni non patrimoniali, i migranti respinti avranno il diritto alla protezione internazionale inizialmente negata.

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