Secondo indiscrezioni il governo starebbe pensando a un provvedimento da approvare dopo l’estate con la Legge di Stabilità che prevederebbe l’abolizione dell’Imu e della Tasi, le tasse sulla casa che pesano sui contribuenti italiani. Ecco cosa dovrebbe prevedere il decreto.
Il governo Renzi starebbe pensando all’abolizione (o quanto meno alla riduzione) dell’Imu e della Tasi, per la gioia dei contribuenti italiani.
L’ipotesi di intervenire sulle imposte che gravano sulla casa per sollevare le finanze dei contribuenti italiani sarebbe infatti stata presa in considerazione dal premier Matteo Renzi che, in questo modo, potrebbe utilizzare tale misura per rilanciare la sua immagine politica e riconquistare il consenso che ultimamente sembra avere perso.
Vediamo di seguito quali sono, dunque, le ipotesi sulle possibili mosse del governo nei prossimi mesi.
Imu e Tasi, possibile abolizione nella Legge di Stabilità
Al momento, è bene ricordare, l’ipotesi di un’abolizione di Imu e Tasi risulta essere solo un’indiscrezione non confermata.
Tuttavia si ipotizza che l’intervento sulle tasse sulla casa più odiate dagli italiani possa essere inserito già nella prossima Legge di Stabilità che solitamente viene approvata in autunno.
Gli interventi che sarebbero stati ipotizzati dal governo sono due, uno alternativo all’altro.
La prima ipotesi di intervento è quella che prevede l’abolizione di Imu e Tasi su tutte le prime case. Questa opzione, tuttavia, appare di difficile realizzazione in quanto richiederebbe un impiego cospicuo di risorse finanziarie in un momento storico in cui le casse pubbliche non godono di ottima salute.
Più plausibile la seconda ipotesi di intervento: tale opzione prevederebbe di aumentare la soglia di reddito al sotto del quale scatta l’esenzione totale per le due imposte. Se il governo decidesse di percorrere questa strada, inoltre, potrebbe realizzare un provvedimento mirato che apporterebbe benefici ai ceti sociali medio - bassi che stanno continuando a risentire in modo pesante degli effetti della crisi.
Abolizione Imu e Tasi, possibili conseguenze
Prima di adottare una misura del genere, tuttavia, dovranno essere valutate in modo preciso le possibili conseguenze a livello finanziario di una misura di questo tipo.
Ciò che si dovrà mettere in conto, probabilmente, è lo sforamento del 3% del rapporto tra deficit e Pil. In questo caso, quindi, risulta probabile che il premier Renzi possa chiedere all’Europa, come già fatto in passato da Spagna e Francia, di poter superare, seppur per un periodo circoscritto, la citata soglia di sbarramento del 3%; in questo modo riuscirebbe a recuperare i circa 30 miliardi di euro che servirebbero a realizzare il programma di taglio fiscale.
Si tratta dunque di un’operazione fiscale delicata che richiede uno studio approfondito delle conseguenze. Sono molti, tuttavia, i contribuenti italiani che aspettano notizie positive. Non resta dunque che attendere.
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