Quello che tutti i lavoratori anelano è una forma di pensionamento che permetta l’accesso il prima possibile e con la misura economicamente più conveniente.
Anticipare la pensione ha sempre un costo, vuoi nella determinazione dell’assegno a causa dell’applicazione di un coefficiente di trasformazione meno conveniente a causa della giovane età o vuoi per penalizzazioni previste dalla misura previdenziale stessa.
Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:
“Avrò 65 anni a febbraio in ruolo nel 1987 più riscattati 4 anni di università e due anni preruolo. Come posso andare in pensione la forma più conveniente grazie”.
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Pensione più conveniente
Per andare in pensione con la forma più conveniente e ricevere, quindi, la pensione più di importo il più possibile alto, l’unica soluzione è quella di attendere il compimento dei 67 anni con la misura di vecchiaia.
Solo in questo caso, infatti, il coefficiente di trasformazione è maggiormente conveniente e l’assegno è calcolato sul massimo di contributi che era possibile versare nel corso della vita lavorativa. In tutti gli altri casi, qualsiasi sia l’età e i contributi versati, anticipare l’uscita dal mondo del lavoro prevede un costo per il lavoratore.
Nel suo caso, avendo 65 anni con 40 anni di contributi potrebbe accedere fin da subito alla pensione con la quota 100, visto che ha abbondantemente raggiunto i requisiti per farlo. La sua pensione non sarebbe penalizzata nel calcolo dell’assegno ma le verrebbe applicato il coefficiente di trasformazione riferito al 65 anni che, come abbiamo anticipato, è meno conveniente nel calcolo di quello applicato a 67 anni.
Con i suoi requisiti, tra l’altro, potrebbe accedere fin da subito anche all’opzione donna visto che ha raggiunto i requisiti da oltre 5 anni, ma in questo caso oltre al costo che avrebbe per lei l’anticipo, dovrebbe mettere in conto anche le penalizzazioni che la misura prevede. E sinceramente, in un caso come il suo, non ne varrebbe assolutamente la pena visto che le permetterebbe di anticipare solo di 2 anni l’uscita (e visto anche che ha maturato il diritto di uscita immediato con la quota 100).
Il mio consiglio, nel suo caso, è quello di restare in servizio fino al compimento dei 67 anni, quando, in ogni caso, la scuola la collocherà a riposo d’ufficio per raggiunti limiti di età, poiché in questo modo riuscirà ad ottenere dalla sua pensione l’importo più alto possibile.
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