Indossabili per la salute: lenti a contatto Google contro il diabete e tute Samsung contro incidenti sul lavoro

21 Luglio 2014 - 14:30

Google ha concluso un accordo con Novartis per la produzione di lenti a contatto intelligenti. E tra Google Fit e le tute hitech di Samsung la salute è sempre più smart.

Indossabili per la salute: lenti a contatto Google contro il diabete e tute Samsung contro incidenti sul lavoro

Google ha concluso con l’azienda farmaceutica Novartis un importante accordo per produrre delle lenti a contatto smart dotate di caratteristiche assai evolute dal punto di vista tecnologico. La divisione oftalmica della multinazionale svizzera offrirà a Google il proprio expertise in ambito oculistico per realizzare lenti intelligenti in grado di correggere la vista e di monitorare lo stato di salute dell’utente.

Le lenti a contatto smart, annunciate da Mountain View a Gennaio, rappresentano un supporto valido per i pazienti diabetici. La tecnologia si basa su un microsensore integrato nelle lenti che analizza il livello di zucchero presente nelle secrezioni lacrimali. L’elaborazione dei dati, ad opera di un microchip, consente al paziente di conoscere in tempo reale il livello di glucosio presente nel proprio organismo. I risultati vengono inviati a un dispositivo portatile per mezzo di una minuscola antenna wifi delle dimensioni di un capello. In questo modo la situazione medica del malato viene tenuta sotto controllo minuto per minuto. Questi indossabili, inoltre, sono utili alle persone affette da presbiopia per correggere la vista in modo dinamico ed intelligente. 

Google sta lavorando anche ad altri progetti in ambito indossabile. Una buona parte della verve creativa di Big G nel settore wearable sembra essere rivolta alla prevenzione e alla cura della propria salute. Google Fit è una piattaforma dedicata al monitoraggio dei parametri vitali. Questo ecosistema è progettato per elaborare i dati provenienti da molti dispositivi, dagli smartphone ai braccialetti smart, per offrire una panoramica generale ed accurata dello stato di salute dell’utente. Battito cardiaco, respirazione, pressione sanguigna: questi sono solamente tre dei numerosi parametri che Google Fit è in grado di prendere in considerazione. E diverse aziende produttrici di abbigliamento sportivo sono interessate al progetto. L’Adidas potrebbe lanciare miCoach Fit Smart, un braccialetto intelligente dedicato all’attività fisica. Google Fit rappresenta la risposta alla Apple, che ha lanciato il suo HealthKit. La Nike per il momento sembra aver scelto la Mela, con il suo Nike+ Fuelband.

Gli indossabili per la salute non si esauriscono con i progetti di Google. Anche Samsung intende entrare nella partita della prevenzione, e per far questo vuole rivolgersi a categorie lavorative a rischio. L’azienda sudcoreana ha depositato un brevetto per realizzare una tuta hitech capace di avvertire gli operai di situazioni di pericolo. Presenze di gas tossici, radioattività, incendi: questa tuta speciale, completa di piccoli display sulle maniche e sul ventre, permetterà al lavoratore e ai suoi colleghi di mettersi in salvo. La tuta hi tech è in grado di calcolare quanto tempo resta prima che la zona diventi a rischio.

Gli indossabili rappresentano una nicchia di mercato destinata a crescere, e si calcola che tra accessori sportivi, occhiali a realtà aumentata e orologi smart entro il 2017 verranno venduti oltre 100 milioni di dispositivi wearable. La prevenzione, dunque, potrebbe diventare un’abitudine quotidiana come inviare un tweet o scrivere un messaggio su Whatsapp. 

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